Cronaca

Bilancio demografico, un neonato
su quattro è figlio di immigrati

L’Istat ha diramato le stime relative alla popolazione residente complessiva e alla popolazione residente straniera al 1 gennaio 2024. Secondo l’Istituto nazionale di Statistica, entrambe le voci dovrebbero registrare un leggero aumento rispetto al dato consolidato relativo al 2022: la popolazione provinciale complessiva si attesterebbe infatti a 353.537 unità, mentre quella straniera salirebbe a 44.217.

A fronte di queste stime, l’Ufficio Statistica della Provincia ha elaborato un report dettagliato sulla presenza di stranieri residenti sul territorio cremonese al 1 gennaio 2023.
I dati fotografano una situazione demografica generale complessivamente in linea con quella nazionale, contraddistinta dal calo delle nascite (sia italiane che straniere) e dall’invecchiamento (bilancio nati/morti: -2.182); la popolazione complessiva ammonta a 352.189 residenti.

La popolazione straniera residente in provincia parliamo sempre al 1 gennaio 2023 –  è di 42.483 unità, equamente suddivisa tra maschi e femmine, e rappresenta il 12% del totale, percentuale quadruplicata nell’arco degli ultimi venti anni.
Spicca il dato delle nascite in rapporto alla popolazione: i bambini di nazionalità straniera sono il 27% del totale, a fronte della già citata presenza adulta del 12%, mentre i nati di nazionalità italiana sono il 73%, a fronte di una percentuale di residenti italiani dell’88%. Risulta comunque in calo rispetto agli anni precedenti anche la quota di nati tra i residenti stranieri.

NEI COMUNI  MINORI INCIDE DI PIU’ LA PRESENZA STRANIERA

Sul fronte della presenza straniera per comune i dati più rilevanti sono quelli di Soresina, Corte de’ Cortesi e Cappella de’ Picenardi, dove più di un quinto della popolazione residente non è italiana. In generale è nei comuni piccoli o medio piccoli che la presenza di stranieri residenti è più rilevante. Più basse invece le percentuali per i maggiori centri del territorio: Cremona (15,5%), Crema (11,0%) e Casalmaggiore (16,5%).

Un’ampia fetta di residenti stranieri è rappresentata da europei (44%). Africani e asiatici seguono con percentuali rispettivamente del 28 e del 23%. Minoritaria la presenza di americani (5%), provenienti prevalentemente dal sud del continente (Perù, Brasile, Ecuador).

NEL CREMONESE E  CREMASCO PREVALENTI I ROMENI; NEL CASALASCO GLI INDIANI
La comunità straniera più rappresentata è quella romena, seguita da quella indiana e marocchina. Una speciale classifica che si rileva a livello complessivo provinciale, ma anche nel dettaglio nelle aree di cremonese e cremasco. Diversa la situazione nel casalasco, dove la comunità più rappresentata è quella indiana, seguita da romeni e albanesi; meno presenti invece i marocchini.

Da rilevare, in questa fase di conflitto, la presenza di cittadini ucraini sul territorio cremonese (1.192, pari al 2,81%): un dato che andrà monitorato nelle prossime rilevazioni per capire l’eventuale incidenza della guerra sugli spostamenti all’interno del continente europeo.

 

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