Cronaca

Comandante sul vigile 'disobbediente': "Ha detto cose non vere"

Sopra, Germanà Ballarino

Intervento del comandante della Polizia locale Fabio Germanà Ballarino dopo la lettera inviata dal vigile Luca Boccabella ai vertici comunali sul caso del numero minimo di sanzioni (leggi l’articolo). Il comandante ricorda: non esiste più nessun indicatore numerico legato alle multe. E si dice amareggiato dalle affermazioni dell’agente.

Ecco la nota completa

Con riferimento alle ultime notizie riguardanti il sistema di valutazione adottato dal settore Polizia Locale del Comune di Cremona, sono a chiedere cortesemente la pubblicazione integrale delle seguenti osservazioni e riflessioni.
In ordine, anche, alle esternazioni del nostro agente Luca Boccabella giunte alla stampa, mi sembra necessario e doveroso precisare che nell’attuale quadro degli indicatori del nostro sistema di valutazione, non esiste più l’ormai “famoso” numero di 140 sanzioni. Come è noto, ho accolto l’indicazione del nostro Sindaco e rimodulato la declinazione di quegli indicatori di attività, di concerto anche con la Direzione Generale.
Fatta questa premessa, non si può non restare, quanto meno, amareggiati dalle affermazioni del nostro agente che ha comunicato al sig. Sindaco, al Direttore Generale, al Direttore del personale ed al suo Dirigente di confermare la propria volontà di non firmare la scheda di valutazione.
Tale affermazione non risulta essere corretta e nemmeno rispondente al vero, dal momento che nella scheda in possesso dell’agente non sono presenti indicatori numerici riguardanti le sanzioni. L’agente non ha voluto partecipare al colloquio individuale, previsto, nel quale il Dirigente condivideva e spiegava la scheda medesima (colloquio a cui hanno partecipato tutti gli agenti della sua squadra e che hanno condiviso e sottoscritto la scheda consegnata).
In realtà, secondo la scheda di valutazione notificatagli, l’Agente dovrà contribuire a raggiungere gli obiettivi di tutela della sicurezza stradale ponendo in atto i controlli relativi al rispetto del Codice della Strada anche con particolare riferimento alle principali violazioni nelle condotte di guida che creano pericolo, sulla fruibilità degli spazi pubblici nonchè al rispetto dei regolamenti comunali.
Il lavoro dell’agente sarà “misurato” attraverso il raggiungimento dei seguenti indicatori di risultato:
–    n° di interventi registrati dalla centrale operativa ed eseguiti direttamente dall’agente
–    n° di ore di controllo nell’ambito delle attività
–    n° di controlli effettuati nell’ambito delle attività
–    n° di veicoli controllati
I dati  saranno naturalmente rapportati tra l’attività sviluppata dai 15 operatori appartenenti al servizio di Polizia Stradale (R.O.S.U.) e parametrati, per ovvie ragioni di correttezza ed imparzialità, al numero di giornate di lavoro esterno.
Al nostro agente è stato affidato, inoltre come a tutta la squadra, l’obiettivo di svolgere 48 servizi (appiedati o ciclomontati).
Ogni cosa può essere criticata in modo costruttivo, ma definire questa scheda di valutazione “poco seria ed offensiva per il ruolo di un agente” sembra veramente non accettabile.

Alcune, ulteriori, riflessioni.
La scheda di valutazione è, e dovrebbe essere, un documento interno, che riguarda il rapporto di lavoro tra datore e lavoratore. Il nuovo sistema di valutazione nasce con l’intento di andare, per i pubblici dipendenti, verso un metro di valutazione che gratifichi il lavoratore diligente e meritevole.
Le schede di valutazione consegnate prevedono un 75% della valutazione orientata sugli obiettivi (il lavoro) ed un 25% sulle caratteristiche individuali (il come si lavora).
Secondo questa metodologia, gli obiettivi del Comando, sono stati declinati per ogni area di competenza e riguardano:
–    il controllo del territorio, l’attività dei vigili di quartiere, la polizia amministrativa, la polizia edilizia e i cantieri, il rilascio delle autorizzazioni, i controlli annonari, i controlli dei pubblici esercizi, i controlli di polizia giudiziaria ed ambientale, il rilievo dei sinistri stradali, lo sportello unico di PM, la centrale operativa per le richieste di intervento e molti altri.
Questi sono le attività e gli obiettivi, la mission del nostro servizio che è volto prettamente alla prevenzione ed al controllo del territorio oltre che al contrasto dei comportamenti che minano la vivibilità di una città e che rappresentano la qualità del nostro servizio. Poi, ci sono gli indicatori di risultato atteso. La statistica, per cui si deve avere contezza di quanto a livello anche numerico, un servizio di polizia locale rileva in una città.
Quello che voglio sottolineare è che nessuna volontà di incrementare introiti o sanzioni era stata manifestata sia a livello politico sia a livello gestionale.
Ricordo, altresì, che per l’agente di Polizia Locale è un obbligo di legge comminare la sanzione, chiaramente quando si configura.
Il Comandante non può obbligare nessuno a fare le multe, questo sia chiaro.
Vorrei, infine, che si possa comprendere la difficoltà di svolgere il nostro lavoro oggi, il potere affittivo delle sanzioni è effettivamente molto alto, soprattutto nel momento storico che viviamo, tuttavia, l’azione sanzionatoria è purtroppo necessaria a fronteggiare la maleducazione e l’atteggiamento, troppo spesso, non rispettoso delle regole vigenti. Garantire per quanto possibile una buona vivibilità della città, la sicurezza urbana e la fluidità della circolazione comporta, purtroppo, agire a volte con decisione e senza ipocrisia, anche con la leva sanzionatoria a tutela delle tante brave persone che ogni giorno rispettano le norme di convivenza ed i diritti altrui.
La polizia locale di Cremona è molto attiva sul fronte dell’educazione stradale, da un decennio siamo nelle scuole accanto alle nuove generazioni ma ancora, non basta.
Il vigile, che non fa alcuna sanzione e che eroga solo informazioni e vicinanza al cittadino è quello che tutti gli operatori del settore, compreso il sottoscritto, auspicano per il futuro.

Il Direttore del Settore Polizia Locale
Comandante
(Dott. Fabio GERMANA’ BALLARINO)

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