Cronaca

Domenica delle Palme,
processione e messa in Cattedrale

Anche a Cremona si è celebrata la messa della domenica delle Palme, con cui si aprono ufficialmente i riti della Settimana Santa.

La celebrazione è iniziata alle 10.30 nella chiesa di S. Maria Maddalena, in via Realdo Colombo, dove si è tenuta la benedizione dei rami di palma e di ulivo. Quindi, in processione, percorrendo via Aporti e via Sicardo, i fedeli hanno raggiunto la Cattedrale. 

Insieme al vescovo Antonio Napolioni, il vescovo emerito di Cremona, Dante Lafranconi, i Canonici del Capitolo, i sacerdoti e i ministranti dell’Unità Pastorale, e i molti fedeli che hanno preso parte alla celebrazione.

Dopo la lettura del Vangelo con la Passione di Gesù, il vescovo ha invitato i fedeli a riflettere su come si sta vivendo l’inizio di questa Pasqua. Non è mancato il riferimento anche alla pace, tema impossibile da non toccare viste le guerre che oggi e da sempre segnano la vita dell’uomo.

“Oggi non possiamo recarci in pellegrinaggio in Terra Santa, ma siamo chiamati a vivere qui, come pellegrini, nella nostra terra che è chiamata a diventare Santa. Per questo dico ai bambini e ragazzi presenti di scatenarsi, di partecipare alla gioia del popolo che accoglie Gesù”: è stato questo l’invito rivolto dal presule ai fedeli.

Non è mancato un nuovo riferimento alla realtà attuale. Riprendendo il vangelo di Marco che racconta dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme ha infatti evidenziato il ruolo della folla che grida “Osanna”. “Anche ai nostri giorni accade. Lo si fa per una squadra, per un cantante. Poi c’è chi, invece, celebra un dittatore, e osanna male; c’è chi cerca salvezza dove invece viene data la morte”.

“Nella maniera necessaria e possibile anche a noi: Lui osanna il Padre nel profondo del cuore con la sua obbedienza d’amore, con la sua libertà crocifissa, ma proprio per questo eterna. Se ognuno di noi si tira indietro nell’indifferenza e nella paura – ha quindi concluso – noi consegniamo ancora di più il mondo al male. Invece con Gesù siamo chiamati a rigenerare il nostro “Eccomi!, entro con te nella Pasqua per fare esperienza della vita più forte della morte”.

Lo sguardo è dunque rivolto al prosieguo della Settimana Santa, con i particolari e caratteristici riti che la contraddistinguono. Giovedì alle 9.30 ci sarà la tradizionale Messa Crismale con il presbiterio diocesano; al pomeriggio, alle 18, la celebrazione “In Coena Domini” presieduta da mons. Napolioni.

Il giorno seguente sarà l’azione liturgica delle 18 a commemorare la morte del Signore; ad essa farà seguito, in serata, la via Crucis cittadina con la reliquia della Sacra Spina.

La Veglia del sabato, invece, avrà inizio alle 21.30 nel cortile del palazzo vescovile, mentre la solenne Messa di Pasqua sarà celebrata dal vescovo domenica mattina alle 11.

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