Cronaca

Sold out per lo stand del Torriani
alla Fiera Didacta a Firenze

L’IIS Torriani è a Fiera Didacta Italia, la fiera più importante per il mondo della scuola che si tiene a Firenze. A Didacta è in scena l’innovazione, la scuola futuribile delle avanguardie educative e l’IIS Torriani, unica scuola della provincia di Cremona, propone uno stand che presenta un progetto che punta sull’inclusione. “Un binomio che da subito ha attirato la curiosità e l’interesse dei visitatori, infatti gli eventi dello stand Torriani sono sold out” commenta la ds prof.ssa Simona Piperno che ha sostenuto fortemente l’iniziativa ideata e progettata dal vice preside Michele Perna.

Una fiera dove si incontrano aziende e dove il focus è sulla formazione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici con eventi di altissimo livello, tra questi, gli appuntamenti dello stand Torriani.

E’ il 2015 quando il prof. Michele Perna, allora docente allo Sraffa, trova il modo di dare una risposta ai genitori che chiedevano alla scuola la possibilità di includere nelle lezioni di scienze motorie anche i figli con disabilità. La soluzione è arrivata quando Perna ha intercettato la ricerca sviluppata nel settore dall’azienda Lab. 3.11 (il nome deriva da terzo piano, interno 11 dell’Unità spinale di Torino ndr): il proprietario di questa dinamica azienda meccanica, rimasto claudicante dopo un incidente, si è sottoposto a una lunga riabilitazione e la sua visione della vita è cambiata. Da qui l’idea, la sua società viene riconvertita e inizia a produrre carrozzine per disabili.

Nasce la carrozzina Energy, dotata di un sistema di seduta che si adatta alla persona. Il sistema di cinghie permette un saldo ancoraggio alla sedia ed è adatta a bambini in età scolare. Perna pone il problema a livello di UST e incontra la disponibilità e la sensibilità dell’allora preside dello Sraffa Arpini e del Provveditore Gallo: parte dunque un protocollo di rete tra istituti che vogliono le carrozzine Energy in comodato d’uso. Una ulteriore svolta avviene da quando Perna lavora nello staff di dirigenza del Torriani: l’istituto tecnologico di Cremona diventa la prima scuola in Italia che pratica un metodo ed esercizi per avvicinare allo sport con carrozzina chiunque.

La prospettiva è di vedere una partita, ad esempio un tre contro tre nel basket, giocata da atleti in carrozzina e notare solo a fine della competizione che tre di loro erano normodotati e dunque si alzano in piedi.

“Così si rovescia il punto di vista – spiega Perna – Nella sperimentazione Torriani non c’è mai stata resistenza da parte dei ragazzi. Provano tutti a diventare disabili”.

Ed è quanto ha subito convinto la prof. Maria Grazia Papetti, colonna del progetto: “Siamo i primi in Italia ad aver inserito la carrozzina Energy in un programma didattico, partendo con diversi step dall’approccio allo strumento fino al gioco sportivo. I ragazzi provano su di loro cosa vuol dire giocare, muoversi ed effettuare gli schemi motori da seduti con gli arti inferiori legati. Il risultato è che tutti partiamo da un punto zero per poi crescere a livello di esperienza motoria, ma anche a livello di consapevolezza e empatia verso la situazione di uno che sta sulla carrozzina. Inevitabilmente gli studenti, dopo questa sperimentazione, si approcciano alla disabilità in modo diverso”.

Lo sottolinea anche la docente di sostegno prof.ssa Benedetta Carboni: “in una classe in cui non c’è un alunno disabile Energy ha una valenza educativa fortissima, si tratta di vera inclusione. E’ un invito alla co-progettazione tra i docenti, dunque. L’insegnante di sostegno, per esempio, dovrebbe entrare in palestra, “Cosa che normalmente non avviene” – conclude Carboni.

Per la prof.ssa Josita Bassani, referente dei progetti Torriani, presente a Didacta “l’inclusione è un processo. E un processo prevede un percorso che può essere osservato da parte dei docenti: la carrozzina Energy permette un punto di vista privilegiato di osservazione non tanto dei ragazzi diversamente abili, ma proprio dei ragazzi normodotati”.

Ecco perché a Didacta, in questi giorni, lo stand Torriani è molto frequentato. “D’altro canto siamo ancora in un’epoca in cui la disabilità fa notizia, crea empatia, almeno superficialmente – conclude Perna – Energy, adattandosi alla disabilità, stravolge la percezione che si ha del disabile – conclude Perna- Quando la disabilità non farà più notizia allora potremo dire di aver fatto dell’inclusione una competenza”.

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