Cronaca

Carenza medici di base:
sul territorio ne mancano 64

Sono 64 i medici di base che mancano sul nostro territorio. Ad aggiornare gli ambiti carenti sono le Asst di Cremona e Crema. Per la prima la carenza è di 29 medici, di cui 25 nel Cremonese e 5 sul Casalasco.

DOVE MANCANO I MEDICI DI BASE

In particolare, mancano medici a Cremona (zona San Felice), a Pozzaglio, Malagnino, Gerre De Caprioli, Bonemerse, Pieve San Giacomo, Stagno Lombardo, Cicognolo, Pescarolo Ed Uniti, Pieve D’olmi, San Daniele Po, Isola Dovarese, Grontardo, Scandolara Ripa D’oglio, Pessina Cremonese, Cella Dati, Casalbuttano Ed Uniti, Casalmorano, San Bassano, Soresina, Azzanello, Castelvisconti. Nel Casalasco le assenze si concentrano a Casalmaggiore, San Giovanni In Croce, Calvatone, Rivarolo Del Re, Spineda e Piadena.

Per quanto riguarda l’Asst di Crema, invece, mancano 35 figure professionali: un numero elevato rispetto alla dimensione del territorio, tanto che, come sottolinea l’Azienda, sarebbero addirittura necessarie alcune aperture obbligatorie: a Casale Cremasco, Pianengo, Romanengo, Castelleone, Soncino, Trigolo e Spino d’Adda.

NUMERI IN CALO COSTANTE

Del resto, i numeri sono continuamente in calo: basti pensare che se nel 2020 nel territorio cremonese e cremasco c’erano 235 medici di famiglia, nel 2023 si è scesi a 206. Insomma, quello della carenza dei medici di base rappresenta un problema ormai strutturale. Purtroppo, nonostante i numerosi concorsi che vengono banditi, le risposte sono poche, e questo non consente di garantire una presenza medica capillare, soprattutto nei piccoli Comuni.

Inoltre, in mancanza di medici con i requisiti per la “titolarità” si ricorre all’incarico provvisorio, assegnato a professionisti in attesa di altre occupazioni o di accedere al Corso di formazione specifica in Medicina Generale. Questo determina un elevato turnover, che non permette continuità.

Non è tutto: le Asst del territorio hanno anche evidenziato le ore vacanti di assistenza primaria, ossia di guardia medica, che sono 572 per il Cremasco e 648 per Cremonese-Casalasco. Situazione difficile, che ha portato, negli anni, a una drastica riduzione della capillarità della guardia medica sul territorio.

Laura Bosio

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