Lettere

Inceneritore e biometano,
"Arrogante atteggiamento di A2A"

da Michel Marchi, Luca Ferrarini, Luigi Lipara

Egregio direttore,

apprese dalla stampa le dichiarazioni dell’AD di A2A Mazzoncini sugli investimenti che la multiutility intende realizzare nella nostra provincia, ed in particolare sul comparto del Parco del Po e del Morbasco, interessato dalla presenza di tre impianti gestiti da quella società e dal progetto di realizzazione dell’impianto a Biometano, interveniamo per stigmatizzare con fermezza il tono utilizzato che riteniamo offensivo.

Tacciare i residenti di una delle città più inquinate d’Europa di essere affetti dalla sindrome di Nimby con l’arroganza di chi sventola la bandiera dello strapotere economico è solo un poco gradevole tentativo di denigrare e ridimensionare un movimento di cittadini e Amministrazioni Locali che si è organizzato nei modi previsti dalla Legge per difendere i propri interessi legittimi, il proprio territorio ed i beni comuni che lo caratterizzano.

Di fronte alle tante evidenze inoppugnabili illustrate in sede pubblica ed eccepite in sede di Valutazione di Impatto Ambientale dal Comitato Biometano Cremona e dalle Amministrazioni Comunali di Gerre de’ Caprioli e Bonemerse, riteniamo irricevibile la prepotenza dei toni con cui la società che si è voluta spacciare per la “multiutility dei territori” sostiene i propri progetti in barba ai vincoli presenti.

Mentre gli studi epidemiologici ci confermano che nel nostro territorio si muore di più, i bambini si ammalano di più e necessitano di assumere più farmaci della media, non possiamo tollerare che soggetti privati insultino i cittadini senza alcun rispetto per i vincoli urbanistici e naturalistici presenti sul Parco del Po e del Morbasco.

Sottolineiamo inoltre come ancora una volta è la stessa Società a smascherare la narrazione del Sindaco Galimberti che prometteva, ancora una volta, lo spegnimento dell’inceneritore in luogo del nuovo impianto di Biometano: non è così! Nella logica aziendale di A2A gli impianti lavorerebbero insieme e per l’inceneritore si prevede un utilizzo di almeno altri 12 anni.

Auspichiamo che tutte le forze politiche sollevino con noi l’enorme problema democratico che si cela dietro a pratiche più vicine al neocolonialismo che a veri processi condivisi, che non hanno rispetto nemmeno per i numerosi vincoli presenti all’interno del PGT, frutto di percorsi partecipativi che le comunità locali hanno scelto di istituire e confermare negli anni per tutelare i beni comuni.

Per questo annunciamo ulteriori iniziative volte a fermare ogni forma di speculazione che minacci il nostro ambiente, la nostra salute, la nostra sicurezza e il nostro patrimonio pubblico e privato.

Michel Marchi – Sindaco di Gerre de’ Caprioli
Luca Ferrarini – Sindaco di Bonemerse
Luigi Lipara – Presidente comitato BiometaNo Cremona

© Riproduzione riservata