Cronaca

Stalking alla ex, a
processo 36enne

Messaggi, a centinaia, rivolti alla ex compagna e alla madre di lei, con insulti e minacce: questa l’accusa nei confronti di un 36enne cremonese, finito a processo per il reato di stalking. Nella mattinata di venerdì al banco dei testimoni sono saliti i genitori della vittima, per raccontare delle circostanze che, dopo la fine della relazione tra i due, avrebbero portato ad una situazione molto tesa.

Secondo l’accusa, l’uomo l’avrebbe subissata di telefonate e messaggi su whatsapp, recandosi poi a casa sua qualora non rispondesse. Circostanza confermata anche dalla madre della giovane durante la sua testimonianza. La donna si è costituita, insieme alla figlia, parte civile nel processo, assistita dall’avvocato Alessandro Zontini, in quanto a sua volta destinataria di condotte aggressive, minacce, anche di morte.

Dall’altro lato per la difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Marilena Gigliotti, l’uomo avrebbe semplicemente voluto rivedere il figlio della coppia: come ha confermato in udienza la madre della donna, per alcuni mesi queste visite gli erano infatti state negate.

Diversa la tesi dell’accusa, secondo cui la situazione ha provocato nella vittima un perdurante stato di ansia e di paura, nonché il timore per l’incolumità propria, dei genitori e del figlio. lb

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