Economia

Confcommercio, cresce la quota
di giovani e donne tra i nuovi soci

Assemblea straordinaria di Confcommercio lunedi 4 marzo in serata durante la quale sono state votate alcune importanti novità in tema statutario e che ha dato modo di fotografare la realtà associativa: nel 2023 gli iscritti sono aumentati di 200 unità, portando a una consistenza di 1400 imprese associate in tutta la provincia.

Dal 2022 ad oggi, la compagine degli aderenti è cresciuta del 60% con alcune categorie come pubblici esercizi e servizi alle imprese a farla da padrone.
Per quanto riguarda le motivazioni che spingono gli imprenditori ad aderire a Confcommercio Provincia di Cremona, una indagine interna ha evidenziato che la maggioranza aderisce attirata dalla qualità dei diversi servizi a supporto della gestione aziendale (circa il 40%), dalle numerose e importanti convenzioni nazionali e locali (20%) e dalla possibilità di networking e sviluppo del business (10%).

 

Ha spiegato il Direttore Generale Stefano Anceschi: “Importante l’adesione di donne e giovani tra i nuovi soci: le prime sono il 22%,mentre gli under 29 rappresentano il 29%”.
Siamo soddisfatti anche di vedere crescere e aderire nuove imprese nei settori dello sport (10% delle nuove adesioni) e cultura (8%), a cui proprio recentemente abbiamo esteso la gamma di servizi che offriamo agli associati. Il numero degli aderenti è destinato a crescere: questi dati si fermano a dicembre 2023 ma la campagna rinnovi si conclude in queste ore e rimane comunque aperta la possibilità di aderire anche nel corso dell’anno”.
Per il territorio cremonese, l’associazione ha compiti di applicazione e tutela dei diversi CCNL tra cui due dei più rappresentativi che insieme contano più di 3.000.000 di lavoratori per il terziario, CCNL Confcommercio (per i settori commercio e servizi) e per il turismo CCNL FIPE-Federalberghi (per i pubblici esercizi e per gli hotel).

Il nuovo statuto introduce la figura del Partecipante del Sistema Associativo, che è rappresentato da ogni impresa che adotti i CCNL sottoscritti dalla Confederazione e l’eliminazione del limite del secondo mandato consecutivo per l’elezione del Presidente. Le modifiche allo statuto si sono rese necessarie anche alla luce del nuovo trattamento IVA riservato agli enti non commerciali di tipo associativo e all’inquadramento giuridico tributario delle entrate di ogni livello del sistema associativo.

Spiega il presidente Andrea Badioni: “Confcommercio è la più importante realtà in Italia nel mondo associativo. I Nostri CCNL sono contratti “leader”, come certificato dall’INPS: sono quelli maggiormente applicati in tutti i settori del terziario.

Arrivano ad una copertura del 93% nel settore ristorazione e turismo e al 70-80% nei servizi. Per quanto riguarda la vita associativa l’eliminazione del limite di mandati con l’innalzamento del quorum necessario per l’elezione, certifica la volontà di premiare chi si mette in gioco a livello dirigenziale unendo però l’esperienza ad un consenso effettivo e profondo all’interno della base associativa affinché la rappresentatività non sia solo un esercizio teorico ma un dato concreto”.

 

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