Elezioni: Soresina, Castelleone,
Castelverde, poche certezze
Non soltanto Cremona: tra notizie già confermate e indiscrezioni che attendono di diventare certezze, a giugno altri 86 comuni della provincia saranno chiamati a scegliere il sindaco.
Un puzzle, quello delle candidature, che va componendosi in queste settimane: riflettori accesi sui comuni più popolosi, dove le sfide diventano spesso anche un test a livello politico. A Castelleone di certo c’è che continuerà a correre il gruppo “Fare Castelleone”, la lista civica che guida il comune ormai da dieci anni. Il sindaco Pietro Fiori sta per concludere il suo secondo mandato; si tratta solo di decidere se sarà lui a candidarsi per la terza volta o se ci si affiderà ad un’altra figura da individuare tra due, forse tre, membri dell’attuale giunta.
Un po’ come già successo a Soresina, dove proprio venerdì Laura Galbignani, attuale assessore ai servizi sociali, ha annunciato la sua candidatura a primo cittadino. Pochi giorni prima il sindaco attuale Diego Vairani aveva dichiarato, un po’ a sorpresa, che non si sarebbe più candidato. La vera novità che riguarda Soresina è che il centrodestra questa volta potrebbe presentarsi unito: pare si stia trovando una quadra per evitare la rottura di cinque anni fa.
Ancora molti nodi da sciogliere a Castelverde, la lista in carica è al lavoro per il terzo mandato ma il candidato non è ancora ufficializzato. Si attendono poi novità per un nome di centrodestra, mentre in paese si vocifera di una nuova lista forse guidata da una donna.
Ma una delle partite più rilevanti, dopo quella del capoluogo, è quella di Casalmaggiore: Filippo Bongiovanni, sindaco della Lega, attende di sciogliere le riserve anche in questo caso per il terzo mandato. Il centrosinistra starebbe faticando invece a trovare una figura; per ora si registra la disponibilità del renziano Luciano Toscani che dovrebbe però convincere parte della coalizione. Anche il Movimento Cinque Stelle potrebbe esprimere un candidato sindaco, mentre Orlando Ferroni riuscirebbe a rubare dei voti al centrodestra.
Giovanni Rossi