Cronaca

Al via a Parma Mercanteinfiera,
gli espositori cremonesi

Lo splendore e il fascino senza tempo dei gioielli. Le nuove tendenze della moda, con uno sguardo “giovane” e internazionale sulle produzioni sostenibili. La tensione cinetica, le performance e gli sguardi, con gli scatti di Uli Weber che fanno rivivere l’atmosfera di Goodwood Revival. Tutto questo è Mercanteinfiera, il salone di antiquariato, design storico, modernariato e collezionismo vintage per cacciatori di memorie, che torna a Fiere di Parma dal 2 al 10 marzo 2024.

Un appuntamento molto atteso anche da tanti cremonesi amanti dell’oggettistica d’altri tempi. Questi gli esposiori provenienti dalla nostra provincia:

RAVARA ERNESTO, Casalbuttano
IL LABIRINTO ANTICHITA’, Casale Cremasco-Vidolasco
PENSIONE ZANETTI VECCHIO STILE DI NICOLI NICOLA, Casalmaggiore
ITALIAN VINTAGE JEWELLERY – COSTRUENDO SRL, Crema
ANTICHITA’ MASCARINI, Cremona
BASSI BARBARA – GIOIELLERIA NUMISMATICA, Cremona
DALE, Cremona
GIOIELLERIA FAELUTTI, Cremona
MAGNI ANTONIO ANTIQUARIO, Cremona
RASTELLI GIOIELLI, Cremona
IL RACCOGLITORE DI MANGHI SIMONA, Gussola
BIANCHESSI SRL, Cremona
ANIMA ANTIQUA, Pescarolo
LUSARDI RESTAURI, Ripalta Cremasca

I padiglioni non saranno solo un luogo di ricerca di tesori e oggetti, di design e storie, di vintage e bellezza, ma ospiteranno tre mostre collaterali. Tornano a essere protagonisti delle kermesse i gioielli, con la mostra Gioiello Maschile: dallo splendore settecentesco al glamour genderfluid (Pad.4), curata da Mara Cappelletti, storica del gioiello.

La mostra analizza la dimensione comunicativa dei gioielli e di come le tendenze, gli stili e le mode siano evolute dal Settecento fino ad oggi. Il percorso inizia con gli sfarzosi ornamenti settecenteschi, prosegue con quelli ottocenteschi ispirati alle culture antiche, e giunge alle numerose tendenze del Novecento, come lo stile Decò, quello dei gentiluomini degli anni Cinquanta, fino a giungere agli anni Duemila, quando gioielli diventano fluid.

La seconda mostra in programma è Wake Up! Dreamsigners: Design Matchmaking coordinata per il Politecnico di Milano Scuola del Design dai docenti Arturo dell’Acqua ed Eugenia Chiara e per Wake up da Giulia Brighenti e Francesca Rossi e realizzata in collaborazione con le Università cinesi, Beijing Institute of Fashion Technology e Jingyan. La collaterale vedrà in esposizione una selezione di 36 progetti realizzati dagli studenti del corso “Lifestyle and Fashion”, provenienti da 16 diversi Paesi, in collaborazione con 15 brand emergenti appartenenti al nuovo Made in Italy.

Una particolare attenzione verrà dedicata alla sostenibilità, intesa come un nuovo approccio alla produzione e alla progettualità. Anche i temi della nuova artigianalità e dell’heritage sono alla base del nuovo made in Italy che si esprime attraverso l’azione di piccoli produttori indipendenti capaci di mettere a punto strategie complesse per affrontare i mercati globali. La collaterale seguirà le tendenze del mondo della moda e del design, in perfetta armonia con l’anima di Mercanteinfiera, che da sempre ha un occhio di riguardo per la moda. La mostra sarà un vero e proprio festival di due giornate (2-3 marzo 2024) con stand espositivi, panel, talk e workshop.

La terza ed ultima mostra dal titolo Revival: Goodwood VS Maranello, sarà una raccolta di scatti in cui l’artista tedesco Uli Weber ritrae la celebre corsa di auto d’epoca Goodwood Revival, organizzata nel West Sussex dal duca di Richmond. Velocità, energia, tensione cinetica, performance e sguardi, tanti sguardi: sono questi gli ingredienti delle opere di Uli Weber. Fra gli anni ’30 e la metà degli anni ’60, la tenuta Goodwood era il tempio delle gare sportive che oggi vengono ricordate con una serie di appuntamenti con vetture ed abiti d’epoca. Con questi scatti, Weber vuole raccontare il fascino del motor racing e il prestigio di quei tempi che rinnova sempre emozione, suspence e audacia, con un pizzico di nostalgia per un’era di sofisticata eleganza.

Sabato 2 marzo sarà disponibile una visita guidata con i curatori per i giornalisti e il pubblico tra le 17 e le 18, oppure anche domenica mattina.

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