Cronaca

Svuotò il conto corrente alla
madre disabile: a processo

Foto di repertorio

Avrebbe prelevato soldi dal conto della madre, di cui era amministratore di sostegno, per un importo di circa 81mila euro, in due anni: questa l’accusa nei confronti di un cremonese, finito davanti al giudice. Secondo quanto ricostruito dalla Guardia di Finanza, che ha indagato sui fatti, la donna aveva due conti, uno postale, intestato a lei, e un altro bancario, cointestato con il marito. Dal primo, un conto deposito, l’imputato ha effettuato 90 prelievi, tra il 2016 e il 2019, per l’importo, appunto, di circa 81mila euro. Nelle stesse giornate in cui venivano effettuati i prelievi, venivano parallelamente fatti anche dei versamenti, sul conto dell’imputato, per un valore complessivo di 46mila euro. L’ipotesi degli investigatori è che il resto del denaro sia stato tenuto in contanti.

Sul conto dell’imputato, poi, appariva anche un bonifico da 11mila euro, arrivato dal conto che la donna aveva cointestato con il marito, e che secondo la ricostruzione sarebbero stati fondi regionali da utilizzare per pagare le spese relative all’assistenza della madre.

A insospettire la finanza anche come l’uomo spendeva poi quei soldi: al di là della parte rimasta in contanti, di cui ovviamente non vi è traccia, emergono 10.500 euro di spese in negozi vari, altri 3.500 euro in bollette e 9mila euro di prelievi in contanti. Di questi soldi, secondo gli investigatori, solo una piccola parte potevano essere destinati alle spese della donna. Ma c’erano pagamenti per ristoranti e alberghi, anche in Svizzera, che viste le condizioni di salute della donna non potevano essere ascrivibili a lei. Infine, la finanza ha smentito quanto dichiarato dall’imputato, ossia che avrbbe versato al fratello i soldi prelevati dalla madre. Di tali versamenti non vi sarebbe infatti traccia.

Sentita nel corso dell’udienza anche l’amministratrice di sostegno che era entrata in carico in seguito all’imputato: secondo lei la vittima percepiva, tra pensione e assistenza, circa 2.800 euro al mese” ma il suo conto, quando aveva preso in mano la situazione, era praticamente vuoto. “Proprio per questo avevo dovuto anticipare di tasca mia i soldi per la badante” ha raccontato la donna. Insomma, sul conto soldi non ce ne erano, eppure secondo i calcoli dell’amministratrice tolte le spese per il suo sostentamento sarebbero dovuti avanzare almeno 600-800 euro ogni mese. Invece, di quel gruzzolo, non vi era traccia.

Il processo è stato poi rinviato al 28 maggio.

Laura Bosio

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...