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Il 26 febbraio Pegorini
racconta Walter Bonatti

Lunedì 26 febbraio, seconda puntata della rassegna in 4 monografie dell’attore cremonese Massimiliano Pegorini sul “palco” del San Paolo Caffè (ore 19.30): sarà il turno dell’incredibile vita di Walter Bonatti, soffermandosi in particolar modo sul “caso K2” che, 54 anni dopo i fatti, vedrà assolto a pieno titolo l’alpinista bergamasco.

Con una narrazione avvincente ammantata di thriller per il susseguirsi degli eventi, e con il pathos che Pegorini riesce a creare attorno ad un argomento reso comprensibile al grande pubblico, sarà possibile conoscere meglio le regole della montagna; l’ego di qualcuno dei più grandi rocciatori di tutti i tempi; le ambiguità di Ardito Desio (capo spedizione di quel gruppo di fuoriclasse dell’alta quota); la versione rivelatasi falsa di Achille Compagnoni, che con Lino Lacedelli mise per primo piede sulla leggendaria montagna al confine tra Pakistan e Cina, 8611 metri di storia e tragedie.

Pegorini porterà il pubblico in una dimensione rarefatta, inchiodandolo per un’ora e mezza su vicende di 70 anni fa, ma sempre attuali. La ricostruzione storica e giudiziaria è semplicemente perfetta, la figura di Bonatti (uno dei più grandi alpinisti di sempre, il primo a salire sul Gasherbrum, il primo in solitaria a violare l’Aiguilles du Dru; e  giornalista, esploratore e mille cose ancora) giganteggia tra i giganti di una scuola alpinistica, quella italiana, capace di restare all’avanguardia di un paese che, dieci anni dopo la fine della guerra, aveva bisogno di eroi che sfidassero i giganti del Karakorum e dell’Himalaya. E che potessero dominare il mondo visto dall’alto.

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