Cronaca

La "casta" si salva il parcheggio senza limiti in centro città Consiglieri e assessori potranno sostare ovunque, persino negli spazi dei residenti

“Pagano meno di tutti, entrano in Ztl e parcheggiano gratis ovunque”. Chi sono? Ovviamente sempre loro, membri di giunta e consiglieri comunali e provinciali che hanno il massimo delle concessioni anche nella questione dei permessi a pagamento. A leggere l’ordinanza firmata dal sindaco Oreste Perri ed esposta all’albo del Comune (e pubblicata in internet sul sito del Comune), si vede subito la differenza di trattamento tra “la casta” e i normali cittadini. Gli amministratori pubblici potranno transitare e sostare in Zona a Traffico Limitato, sostare in zona permanentemente vietata (ad esclusione delle zone dove vi è il divieto di fermata e di rimozione forzata), sostare in zona disco orario senza l’obbligo di indicare l’orario di arrivo, sostare in tutte le zone a parcometro senza pagare tariffa e senza alcuna limitazione di area, sostare anche nelle aree riservate ai residenti. Il tutto pagando cento euro l’anno (meno dei giornalisti- 150 euro con un  lungo elenco di parcheggi dove non si può sostare, degli agenti di commercio – 120 euro con transito e sosta rigidamente regolamentata – e come gli stessi commercianti, vincolati ad orari precisi). Ovviamente la domanda che tutti si fanno è perchè? Perchè un consigliere comunale o provinciale o un assessore deve poter entrare in Ztl, parcheggiare ovunque, anche in sosta vietata e persino nei pochi spazi riservati ai residenti? I consiglieri dovrebbero dare il buon esempio se è vero che la stretta sui permessi rappresenta “un’azione di razionalizzazione dei permessi per migliorare la vivibilità del centro storico”, come recita la delibera. La distanza tra il palazzo e i cittadini cresce sempre di più. I commercianti affilano le armi sul nuovo balzello dei permessi di transito e di sosta a pagamento. Che sia il modo di far quadrare i conti del Comune vi è il fatto che a bilancio già vi siano 180mila euro di introiti per i permessi. L’Ascom ha già inviato una dura lettera all’Amministrazione, attraverso un legale, contestando il provvedimento – giudicato senza motivazioni – con la minaccia di un ricorso al Tar. “Un modo – si legge nella lettera protocollata in Comune – per fare cassa e mettere ancora di più in difficoltà chi opera in centro storico”.

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