Cronaca

Nuova sede Centro per l'Impiego,
resta in pista solo Polo Verde

Non ammissibile l’offerta di Autostrade Spa; ammessa invece quella di Polo Verde Srl, la società che ha realizzato il secondo lotto del Polo Tecnologico sull’area dell’ex Macello in zona stadio. E’ l’esito della doppia seduta (il 17 e il 26 gennaio) della commissione istituita presso la Provincia di Cremona che doveva giudicare le due offerte pervenute a seguito della ricerca di mercato per trovare una nuova sede agli uffici del settore Formazione e lavoro e al Centro per l’Impiego di Cremona, ora dislocati in Camera di Commercio e a palazzo Fodri.
Non è ancora noto invece l’esito di un’altra ricerca di immobile da parte della Provincia, relativa gli uffici tecnici ora in via Bellarocca: l’avviso pubblico risale ormai al 10 novembre scorso e solo il 19 febbraio si è riunita la commissione tecnica per vagliare le offerte arrivate.

L’acquisto dell’immobile per i servizi del Lavoro rientra nel piano di potenziamento dei Centri per l’Impiego di Regione Lombardia, finanziato attraverso una delle misure del Pnrr; la cifra massima messa a disposizione per l’acquisto era di 4,5 milioni di euro.

L’offerta di Polo Verde consiste in tre porzioni dell’immobile di via del Macello sede del Crit, dove già si trovano gli uffici di A2A e Padania Acque: una parte di piano terra, una al secondo e una al terzo piano per una superficie complessiva di circa 2000 mq. A giocare a suo favore, la disponibilità di parcheggi e le alte prestazioni energetiche, si tratta infatti di un immobile molto recente, alimentato con energia geotermica e con tutti gli accorgimenti che lo rendono “edificio ad emissioni quasi zero”, uno dei requisiti imposti dai finanziamenti del Pnrr.
Il costo al metro quadro è di poco inferiore ai 2300 euro.

L’immobile di Centropadane è da tempo in vendita e ospita la sede di via Colletta della Spa di proprietà degli enti locali di Cremona e Brescia. Immobile storico e prestigioso, ristrutturato nel 2009, non è stato giudicato idoneo ad ospitare uffici per varie ragioni: assenza di parcheggio dedicato e con pochi posti blu a disposizione; vicinanza alla ztl con conseguente difficoltà di accesso per chi ha problemi di deambulazione; difficoltà ad intervenire sull’edificio con modifiche trattandosi di un palazzo storico tutelato dalla Soprintendenza. Inoltre, una gestione impiantistica tale da non rispondere alle esigenze di efficienza energetica.

Il passo successivo della Provincia ora è quello di interpellare l’Agenzia delle Entrate per ottenere la stima del valore dell’immobile: se il prezzo sarò ritenuto congruo si potrà procedere all’aggiudicazione. gbiagi

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