Cronaca

Botte e danni in pizzeria a Soresina,
cinque persone a processo

Si è aperto in aula il processo relativo alla maxi rissa verificatasi alla pizzeria Mar Rosso di Soresina nel febbraio 2019, che vede imputate cinque persone di nazionalità albanese, ritenute responsabili di aver distrutto il locale e aggredito la moglie del proprietario, che aveva riportato una prognosi di 15 giorni.

Uno scontro nato per futili motivi, ma in un ambiente già piuttosto controverso, che era stato più volte raggiunto da provvedimenti di sospensione dell’attività in quanto considerato fonte di allarme sociale, fino alla revoca della licenza per il proprietario, intervenuta proprio in seguito ai fatti del febbraio 2019.

A testimoniare anche la moglie del gestore, che ha raccontato della sua aggressione improvvisa, mentre stava impastando la pizza. “Sono entrate delle persone e hanno iniziato a rompere tutto. Io sono stata spintonata e colpita”.

Tutto era iniziato in coda alla cassa, quando un avventore ne aveva urtato inavvertitamente un altro con una gomitata. In quel momento la situazione si era risolta subito, ma poco dopo, quando uno dei due aveva dato un “buffetto” sulla nuca all’altro, con fare amichevole, aveva scatenato le ire dell’amico di quest’ultimo.

Di qui, la situazione era degenerata. La lite si era spostata all’esterno del locale, con calci e pugni, finché una parte dei contendenti era rientrata e aveva messo a soqquadro il locale, danneggiando la macchina impastatrice, distruggendo il registratore di cassa e il vetro della porta di ingresso, e aggredendo la moglie del gestore. A mettere fine alla violenza era stato l’arrivo di alcune pattuglie dei Carabinieri, che avevano sedato gli animi e identificato i presenti. Il processo è stato rinviato al 22 aprile.

Laura Bosio

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