Medico no vax: l'Ordine
dei Medici presenta esposto
Con un comunicato che non menziona mai il dottor Talamazzi – il medico finito nel mirino della trasmissione Le Iene della scorsa settimana per le sue posizioni no vax – l’Ordine provinciale dei medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Cremona comunica di aver presentato “apposito esposto alle autorità comptenti”.
“I contenuti di rilevanza deontologica e clinica emersi nel corso della trasmissione de “Le Iene” in onda sulle reti Mediaset lo scorso 6 febbraio – si legge nel comunicato diffuso oggi dal presidente dell’Ordine Gianfranco Lima, “unitamente ad altro materiale già da tempo agli atti della Segreteria di codesto Ordine, sono all’attenzione delle Commissioni d’Albo impegnate, da diverse settimane ed in piena autonomia di giudizio, a svolgere i passaggi necessari ad accertare eventuali profili di responsabilità deontologica dei soggetti coinvolti”.
Due le commisioni davanti alle quali il medico dovrà comparire: quella dell’Albo Odontoiatri, il 22 febbraio; e quella dei medici chirurghi il primo marzo successivo.
L’Ordine dei medici tiene a precisare “l’assoluta sicurezza delle campagne vaccinali e rilevare come, nella fattispecie, la recente campagna di vaccinazione di contrasto al COVID-19 abbia permesso la drastica ed evidente diminuzione della mortalità contribuendo in maniera sostanziale alla sconfitta della pandemia.
Considerato il fondamentale principio per cui l’esercizio professionale del medico è fondato sui principi di libertà, indipendenza, autonomia e responsabilità, giova ricordare che il medico ispira la propria attività professionale ai principi e alle regole della deontologia professionale senza sottostare ad interessi, imposizioni o condizionamenti di qualsiasi natura.
Appare opportuno per il Consiglio dell’Ordine la difesa di alcuni principi deontologici irrinunciabili quali quelli di perseguire con la persona assistita una relazione di cura fondata sulla fiducia e sul rispetto dei valori e dei diritti di ciascuno e su un’informazione, preliminare al consenso, comprensibile e completa nonché di mettere le proprie conoscenze a disposizione del progresso della medicina che è fondato sul rigore etico e scientifico della ricerca, i cui fini sono la tutela della salute e della vita.
Il medico opera sempre al fine di garantire le più idonee condizioni di sicurezza del paziente e degli operatori coinvolti, promuovendo a tale scopo l’adeguamento dell’organizzazione delle attività e dei comportamenti professionali e contribuendo alla prevenzione e alla gestione del rischio clinico attraverso l’adesione alle buone pratiche cliniche, l’attenzione al processo di informazione e di raccolta del consenso nonché alla comunicazione di un evento indesiderato e delle sue cause, perseguendo sempre lo sviluppo continuo di attività formative e valutative sulle procedure di sicurezza delle cure”.