Domenica si sono svolti gli Stati
Generali del Socialismo Cremonese
Hanno avuto luogo, domenica 4 febbraio, gli Stati Generali del Socialismo Cremonese, a cui hanno aderito oltre alle forze politiche del PD e dei Radicali anche i rappresentanti del comitato dei pendolari, Mattia Casoni e del comitato No Biometano, Lugi Lipara.
Un evento voluto dai socialisti per permettere il confronto e il dialogo nel pieno rispetto delle posizioni altrui. Un discorso consequenziale alle celebrazioni di qualche giorno fa in occasione dell’intitolazione della sede cremonese del partito a Mario Coppetti. Dopo i saluti iniziali di Tino Boccasasso del direttivo cittadino di Cremona, il dibattito si è aperto con la relazione sulla sanità e sull’ambiente del segretario provinciale Alberto Gigliotti, che ha ribadito l’importanza di avere una sanità pubblica e universale per tutti i cittadini e si è soffermato sull’importanza di togliere il numero chiuso alla facoltà di medicina, vista la mancanza di personale sanitario sul territorio nazionale.
I lavori sono continuati con la relazione programmatica del segretario cittadino Diego Rufo, che ha toccato i temi ritenuti strategici ed essenziali per la crescita del territorio. Primo fra tutti il Trasporto pubblico come servizio per lavoratori e studenti ma soprattutto essenziale per la crescita economica provinciale. “Sappiamo che il benessere economico e sociale di un territorio avviene anche attraverso la capacità di attrarre investitori, e le aziende investono in quei luoghi dove i collegamenti sono efficienti, sicuri e garantiti. Oggi il trasporto ferroviario è un disservizio per aziende e pendolari”, sostiene Rufo.
Dopo aver affrontato tematiche relative al turismo, all’agricoltura e al terzo settore, a cui è stato riconosciuto un ruolo decisivo per l‘erogazione di servizi alla collettività, si è passati alla questione giovanile e ai i Poli Universitari che hanno assunto un ruolo centrale nel cambiamento sociale della città di Cremona. “La costituzione di sedi universitarie ha un effetto positivo sul recupero di aree urbane e porta a creare e migliorare servizi per nuovi utenti come gli studenti universitari, ma ricordiamoci che questi talenti che noi formiamo sono un capitale umano che nella maggior parte dei casi continuerà la propria formazione all’estero e se non saremo in grado di creare le condizioni per farli ritornare avremmo formato giovani che arricchiranno culturalmente, economicamente e socialmente altri Paesi”, conclude Rufo.
Un altro dato posto in analisi è il numero sempre più alto di giovani inattivi fra i 15 e i 29 anni che in provincia si attesta intorno al 32%, il PSI propone l’attivazione di politiche formative e di lavoro che possano coinvolgerli per dare prospettive certe di futuro. Le conclusioni sono state lasciate al segretario regionale Lorenzo Cinquepalmi e al segretario Nazionale Enzo Maraio che hanno entrambi ricordato l’impegno dei socialisti, a livello nazionale, nella raccolta firme sulle 5 petizioni: sanità, lavoro, istruzione, ritorno alle preferenze e transizione ecologica.
“Le prossime elezioni europee saranno decisive per disegnare un’Europa diversa da quella che vorrebbe la destra: promuovere la pace, un esercito e una difesa comuni, un’economia più incentrata sull’equità sociale, saranno temi prioritari”– dichiara Maraio – “alla conferenza nazionale di Roma il 27 e il 28 gennaio scorso, si è deciso di individuare un percorso politico che parte dalle elezioni europee e che proseguirà nel futuro perché diventi alternativa di governo. C’è un’area a sinistra che sta seriamente dialogando in vista delle elezioni”, ha concluso il Segretario Nazionale.
Tra i presenti l’ex senatore Luciano Pizzetti, il vicensindaco Andrea Virgilio, Gian Carlo Storti e Michele Bellini del PD, Luigi Camurri e Vittoria Loffi per i radicali che hanno portato il loro contributo insieme agli interventi dei rappresentanti dei comitati.