Cronaca

Ex sede Aem abbandonata, sotto
la passerella un ricovero di fortuna

Un nuovo bivacco notturno, passato finora inosservato anche se non è chiaro da quanto tempo sia lì. Si trova sotto la passerella d’acciaio che porta all’ingresso della vecchia sede Aem, in viale Trento e Trieste. Un immobile abbandonato da anni, molto probabilmente destinato alla demolizione, su cui forse ci sono speranze di recupero da parte degli enti locali, ma che al momento è solo un contenitore vuoto che va deteriorandosi.

E’ in questo spazio tra i gradini e la passerella, che una persona ha sistemato qualche coperta, ricavandone un alloggio di fortuna. Scena già vista in città in diversi altri luoghi, nel tempo: poco distante, nei pressi della chiesa di san Luca; nell’ex Inpdap di via Massarotti; in galleria 25 Aprile davanti all’ex gelateria Grom. E poi, un caso che sarebbe potuto finire in tragedia, il bivacco andato a fuoco qualche mese fa dietro la Lidl di via del Macello.

Al Centro di Ascolto della Caritas, unico asilo notturno presente  in città, non sono ancora giunte segnalazioni di nuovi casi di senzatetto. E d’altra parte tutti i 10 posti che mette a disposizione sono sempre occupati e anzi ne viene ricavato anche qualcuno in più in caso di emergenza. “Appena arriva una persona, iniziamo fin dal primo giorno un percorso per renderla autonoma, ma non è semplice, soprattutto per chi ha problemi di salute”, ci spiega Alessio Antonioli, del Centro di Ascolto.

Alessio Antonioli

“Qualcuno di loro però lavora, esce al mattino e lo rivediamo alla sera; altri presentano una serie di problemi: dipendenze, salute, problemi di tipo famigliare e psichici, un mix che rende davvero difficile avviarli a una vita autonoma”. E c’è anche chi tra i senzatetto rifiuta di essere assistito come il caso del clochard “storico” che si vede a volte per le vie di Cremona, eskimo e barba lunga, che non accetta aiuto e preferisce la strada.

Tutti uomini di mezza età, dai 40 anni in su, quelli ospitati in via Stenico, in stanze multiple e a stretto contatto con il grosso delle attività gestite dalla Caritas alla Casa dell’Accoglienza, la struttura per richiedenti asilo convenzionata per 80 posti diventati 100 a fronte di un’estensione su richiesta della Prefettura. Altri 12 posti letto sono in convenzione con il Comune e sono posti di prima accoglienza. gbiagi

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