Cronaca

Una piazza per la pace: associazioni
cattoliche mobilitate

“La Pace in testa” è il titolo della giornata della pace diocesana che si è tenuta oggi pomeriggio in piazza del Comune dove si sono ritrovate diverse associazioni per ribadire la necessità di pace a partire dalle nostre relazioni quotidiane fino ad arrivare agli scenari terribili dove la guerra è realtà quotidiana.

Il via ai giochi alle 15 con il CSI che ha promosso giochi e tornei su tutta la piazza, fino alle  16.30 quanto tutti sono entrati in Cattedrale per un momento di preghiera.

A partire dalle 17.30, in Sala Quadri del palazzo comunale, iniziativa “azioni di pace” per gli adolescenti e i giovani: testimonianze, racconti e azioni concrete di pace a livello nazionale e a livello locale. Sono intervenuti Giovanni Fusar Poli, di Pax Christi, Emanuele Bottini e Veronica Porzionato, che hanno illustrato l’Operazione Colomba, il corpo nonviolento di pace dell’associazione Papa Giovanni XXIII di Crema. Operazione Colomba nasce nei primi anni ’90 da due comunitari  che decidono di fare questa opera innovativa, portando un messaggio di pace nelle zone di conflitto. Da allora sono passati trent’anni e Operazione Colomba è attiva in diversi paesi al mondo, in Europa, Sud America e Medio Oriente, e porta questo messaggio di pace basandosi su tre pilastri: la condivisione, l’equidistanza tra le parti e, soprattutto, la nonviolenza.

Presenti anche gli studenti del liceo Vida di Cremona, accompagnati dalla professoressa Caterina Piva, a presentare il Progetto Rondine, ispirato a “Rondine Cittadella della pace”, in provincia di Arezzo. La Cittadella è un luogo magico dove ci si occupa di pace, o meglio, di conflitto – ha spiegato Piva –. Lì operano alcuni professionisti, che hanno iniziato la loro carriera come mediatori in zone di guerra e che da queste esperienze hanno dato vita ad altre esperienze simili e a un metodo per la risoluzione del conflitto. Il metodo Rondine lo applichiamo alla quotidianità della vita scolastica, affinché a scuola si venga volentieri e si stia bene, e, soprattutto, perché diventiamo cittadini consapevoli del proprio tempo».

«Abbiamo ripreso questa storica iniziativa perché ci sembrava importante approfondire, collaborando, il tema della pace», ha spiegato Emanuele Bellani, responsabile diocesano di Azione cattolica, organizzatrice dell’evento insieme al Csi di Cremona, alle Acli, agli Scout Cngei “Cremona 1”, agli Scout di Cristo Re, agli Scout adulti del Masci, a Pax Christi Cremona, alla Federazione oratori cremonesi e all’ufficio di Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Cremona. «È vero che per la pace, nei contesti di guerra, possiamo fare poco, perché sono lontani da noi, ma la pace deve partire da noi».

Una piazza, tra la Cattedrale e il Comune, popolata da bambini e ragazzi provenienti dalle diverse zone pastorali, che, per un’ora, si sono cimentati in diversi giochi e sport, organizzati supervisionati dal Csi: pallavolo, pallamano, “Sforza 4” (una variante a quattro squadre del tiro alla fune), hockey, giochi della tradizione e molti altri. Tante squadre impegnate, che hanno rappresentato idealmente tutte quelle nazioni che attualmente non vivono una situazione di pace, ma che la stanno cercando. Ad animare il pomeriggio in piazza Stefano Priori, in arte Beru.

Presenti anche alcuni stand per i più piccoli, con palloncini e facepainting a tema. Al termine di questa iniziativa, tutti i presenti si sono spostati all’interno della Cattedrale, per un momento di riflessione e preghiera.

 

 

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