Cronaca

Anno giudiziario, crescono reati
tributari e contro il patrimonio

L’apertura dell’anno giudiziario, svoltasi alla Corte d’Appello di Brescia, è stata occasione per fare il punto della situazione del nostro territorio. Una situazione tra luci e ombre, come emerge dalle relazioni fatte dal presidente vicario della Corte d’Appello di Brescia, Antonio Matano, e dal procuratore generale della Corte d’Appello di Brescia, Guido Rispoli. Il primo, tra le varie problematiche citate, ha parlato anche della situazione penitenziaria: nel distretto, quella di Cremona è la peggiore, con il più elevato dato relativo all’autolesionismo in carcere; ben 262 gli eventi nell’anno rilevato (giugno 2022-giugno 2023), con 51 tentati suicidi e 22 aggressioni. Questo, sebbene l’indice di sovraffollamento, 121,32, sia in realtà uno dei meno elevati.  

Il procuratore generale della Corte d’Appello di Brescia, ha fatto invece il punto sui reati del distretto. Tra questi, per il Cremonese spicca una crescita esponenziale dei reati tributari, che passano da 14 a 94. Il dato, per il procuratore Rispoli, evidenzia la presenza di una spiccata criminalità di tipo fiscale. 

Relativamente agli omicidi, invece, sono quattro quelli commessi nell’anno rilevato, uno dei quali a carico di ignoti. Numeri analoghi all’anno precedente. Nella relazione emerge invece una crescita degli omicidi colposi, che sono 9, e delle lesioni colpose, che passano da 82 a 103. Ma aumentano anche gli omicidi stradali, passati da 11 a 17.

I delitti conto la pubblica amministrazione vedono per Cremona un numero più o meno stabile: si passa da 214 a 220. Bassi i procedimenti per corruzione, che sono stati 2, e quelli per peculato, che sono stati 4. Si sono dimezzati i reati di frode ai danni dello Stato ed enti pubblici, passati da 19 a 10, e addirittura ridotti di un terzo quelli relativi al reddito di cittadinanza, che sono stati 33 contro i 97 dell’anno precedente. 

Emblematico il dato relativo al codice rosso: i delitti contro la libertà sessuale passano da 59 a 69, due sono quelli sulla prostituzione minorile, mentre cala lo stalking, passando da 76 a 61, e l pornografia minorile, da 5 a 1.

Aumentano anche i reati contro il patrimonio, in particolare i furti a carico di ignoti, 1.836 quelli registrati. In particolare modo sono molto più numerosi i furti in abitazione, che passano da 39 a 72. Aumentano anche le rapine a carico di soggetti noti, 60 quelle registrate. Le truffe sono in crescita, sia a carico di noti che di ignoti: rispettivamente 516 e 353.

In calo i reati fallimentari e i falsi in bilancio, mentre sono più numerosi i reati in materia di immigrazione, e nello specifico quelli di ingresso e soggiorno illegale, che passano da 4 a 19.

Infine sui reati ambientali si assiste a un sensibile incremento di quelli legati all’inquinamento idrico, da 7 a 13, e un calo di quelli in materia di rifiuti, da 41 a 39. 

Complessivamente, a livello distrettuale, preoccupano soprattutto, come ha evidenziato Rispoli, le tipologie di reato che preoccupano maggiormente sono quelle legate alla criminalità organizzata, al terrorismo internazionale, i delitti contro la pubblica amministrazione, gli omicidi colposi sul lavoro, i reati legati al codice rosso e la criminalità ambientale.

Laura Bosio

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