Cronaca

Militari internati dopo l'8 settembre
Le storie di Mario e Giovanni Battista

Due storie che ci riportano indietro al post 8 settembre 1943, con un esercito italiano allo sbando dopo la firma dell’armistizio e le forze armate tedesche passate da alleate a nemiche. Sono le storie raccontate dai figli e dai nipoti di due soldati dell’esercito italiano allora poco più che ventenni, Mario Gansi da Canneto sull’Oglio e Giovanni Battista Nigroni da Ripalta Nuova, che ieri hanno ricevuto dal Prefetto Corrado Conforto Galli la Medaglia d’Onore del Presidente della Repubblica, nella cerimonia organizzata dal Rotary Cremona in palazzo Comunale per il Giorno della Memoria.

A ricevere l’onorificenza in memoria di Mario Gansi, il figlio Gianpaolo, sindaco di Isola Dovarese. Come ci racconta (GUARDA QUI IL VIDEO) “il papà era un aviere che non  ha accettato di collaborare coi tedeschi. Con tutto il corpo del 291esimo reggimento Zara è stato portato ai lavori forzati. Era addetto alla rimozione dei detriti dei bombardamenti degli alleati. Ritornato in Italia agli inizi di settembre del 1945, era in condizioni fisiche pessime, aveva quasi 23 anni quando è tornato, era irriconoscibile”.

Elisa Zaninelli è invece la testimone dei racconti di Giovanni Battista Nigroni, arrestato quando era  appena 19enne, semplice contadino che nei lunghi mesi della prigionia in diversi luoghi della Germania con gli Alleati ormai alle porte, ha tenuto un diario, pensando di non riuscire a ritornare mai più a casa. Il diario è stato oggetto di una pubblicazione. gb – sg

 

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