Spettacolo

Prosa, "I 7 contro Tebe" in scena
al Ponchielli il 24 e 25 gennaio

I 7 contro Tebe, da Eschilo, è l’ultimo lavoro che la compagnia pisana I Sacchi di Sabbia, in collaborazione con Massimiliano Civica ha dedicato al mito e che andrà in scena al Teatro Ponchielli il 24 e 25 gennaio alle 20.30. Eschilo rappresenta apparentemente qualcosa di molto lontano dal mondo in cui la compagnia è solita muoversi. È così che, affrontandolo con la propria personale visione, finisce quasi per farlo somigliare ad Aristofane.

Uno spettacolo con un tono “quasi” spassoso, che però non è una parodia, né una dissacrazione limpidamente comica dell’opera di Eschilo, ma che sa valorizzarla, con un adattamento che ne cattura con leggerezza le molteplici inquietudini.

LA STORIA – L’argomento è noto. Sui figli gemelli di Edipo, Eteocle e Polinice, grava il funesto destino del padre: i meschini – essendo gemelli e non potendo vantare un diritto certo sul trono – si accordarono per regnare a turno; Eteocle fu il primo, ma a Polinice non toccò mai: Eteocle infatti lo fece catturare e allontanare dalla città. L’esilio forzato portò Polinice a stringere un patto d’alleanza con il Re degli Argivi per vendicarsi di Tebe e del fratello. La tragedia di Eschilo inizia qui, con l’esercito argivo alle porte di Tebe: per ciascuna delle 7 porte un guerriero terribile e un altrettanto terribile guardiano.

Questo lavoro chiude una trilogia à rebours sull’immaginario greco: dopo Luciano di Samosata (Dialoghi degli Dei) e Euripide (Andromaca), arriva il grande Eschilo, con un testo arcaico, uno dei più antichi che ci sono pervenuti: I 7 contro Tebe. Affrontare una tragedia arcaica con le tecniche del comico non significa farne una parodia.

La sfida di questo nuovo progetto, che miscela alto e basso senza soluzione di continuità, è “costringere” lo spettatore a disposizioni emotive sempre diverse, portarlo a sperdersi nell’immaginario greco. L’alternarsi dei 7 duelli scandisce il ritmo di tutto lo spettacolo, si va verso un climax, di cui tutti conoscono l’ineluttabilità: è noto che alla fine saranno i due fratelli a battersi e che entrambi moriranno nello scontro.

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