Ponte Verdi, saranno 19 mesi
di lavori (e 3 quelli di chiusura)
Un nuovo passo avanti sul ponte Verdi di San Daniele. Un passo avanti che consente di avere anche, salvo contrordini o ritardi, un cronoprogramma dei lavori, che porteranno a una riqualificazione e consolidamento di un viadotto considerato, dagli stessi tecnici provinciali che hanno effettuato il sopralluogo, in condizioni critiche.
I lavori dovrebbero partire da settembre 2024 e dureranno fino a febbraio 2026: attenzione, però, perché l’latra novità è la chiusura totale prevista del manufatto, che sarà però limitata a tre mesi, ossia giugno, luglio e agosto 2025, l’unica estate attraversata dai lavori, per 20 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture. Si è scelta la chiusura estiva per consentire un’accelerata dei lavori in quel periodo, nella speranza che il traffico sia un po’ meno intenso, tra studenti a casa da scuola e lavoratori che, in genere e mediamente, riescono a fare le ferie per un paio di settimane proprio in quel periodo.
Diciannove mesi di intervento, dunque, a conferma di quanto i 2.5 chilometri di ponte Verdi, formato da 65 campate, di cui 56 in golena, necessitino di interventi. Inaugurato a marzo 1980, il ponte che collega San Daniele Po a Roccabianca era già stato oggetto di riqualificazione ed era assurto agli onori della cronaca per un malcostume di alcuni autisti, per nulla intenzionati a rispettare il semaforo rosso, che regolava durante i lavori il traffico a senso unico alternato, per consentire le operazioni in sicurezza e per non sollecitare troppo il viadotto.
L’altra novità riguarda l’apertura delle buste: la Provincia di Parma ha ricevuto le ultime offerte il 16 gennaio, giorno della scadenza del bando, e ora avrà una settimana circa per assegnare i lavori in via provvisoria. Questo perché, per l’aggiudicazione definitiva, occorrerà poi attendere lo spauracchio dei ricorsi, sperando di evitarlo, e perché è facoltà dell’ente provinciale anche chiedere una eventuale integrazione, entro dieci giorni dalla richiesta, della documentazione fornita.
Da regolamento vengono subito scartate le proposte che non raggiungo la metà di punti previsti (il massimo è 80), mentre le altre vengono tutte valutare, col criterio applicato dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
G.G.