Ambiente

Rinaturazione del Po: progetto
approvato, tutelati i pioppicoltori

“Rinaturazione del Po”: il progetto presentato dall’Aipo nell’ambito dei finanziamenti del PNRR, per un valore complessivo di 357 milioni di euro, è stato definitivamente approvato a seguito dell’ultima riunione della Conferenza dei Servizi. Una misura che mira a riattivare i processi naturali e a favorire il recupero della biodiversità, garantendo così il ripristino del fiume e un uso più efficiente e sostenibile delle risorse idriche.

Lo stralcio prioritario approvato in Conferenza dei servizi comprende 5 interventi e precisamente: Programma d’Azione n. 6 (Camino, Morano sul Po, Pontestura, Coniolo – AL);  n. 8 (Bassignana – AL); n. 27 parte sinistra (Roccabianca – PR, Motta Baluffi e Torricella del Pizzo – CR); n. 32 (Sorbolo-Mezzani – PR, Brescello – RE, Viadana – MN) ; n. 33 (Viadana – MN, Brescello e Boretto – RE).

A seguito delle osservazioni pervenute nei mesi scorsi, riguardanti in particolare il settore agricolo e la pioppicoltura, si sono attivati confronti con gli Enti locali e le associazioni di categoria e tenute varie riunioni del Tavolo Tecnico e della Cabina di Regia, nelle quali sono state esaminate e condivise alcune variazioni al progetto, tali da poter superare le criticità e proseguire con l’iter attuativo.

“In particolare – si legge in un comunicato dell’Aipo – sono state ridotte le aree interessate dagli interventi e quindi gli impatti sulle coltivazioni di pioppo. Di conseguenza, saranno minori rispetto alla prima elaborazione anche espropri e revoche di concessioni.

La Cabina di Regia ha dato atto che le modifiche e variazioni apportate al PFTE permettono di ridurre in modo significativo gli effetti sulla componente agricola, pur mantenendo le caratteristiche tecniche e gli obiettivi ambientali dell’Investimento.  Gli interventi sono previsti solo all’interno della “fascia di mobilità” (l’area più prossima all’alveo inciso del fiume, la cui delimitazione è definita dall’ Autorità di bacino distrettuale del fiume Po) nelle aree già indicate dal Programma d’Azione, seguendo così i criteri ispiratori e contemperando l’obiettivo e l’assetto essenziale del progetto con le esigenze espresse da ADBPo, Ministero dell’Agricoltura, Regioni e portatori d’interesse diffuso nei territori”.

“Quello di oggi è il risultato di un lavoro congiunto che è riuscito nell’ intento di trovare soluzioni che permetteranno di rispettare l’equilibrio tra sviluppo sostenibile e tutela ambientale”, afferma Gianluca Comazzi, Presidente del Comitato di Indirizzo AIPo – Assessore regionale della Lombardia al Territorio e Sistemi Verdi.

Abbiamo ascoltato attentamente le richieste provenienti dal settore agricolo e della pioppicoltura e, grazie ad un dialogo costruttivo con gli enti locali e le associazioni di categoria, abbiamo apportato le modifiche necessarie.

La Cabina di Regia ha riconosciuto l’importanza di queste variazioni nel mitigare gli effetti sulla componente agricola, dimostrando la flessibilità e l’adattabilità del progetto alle esigenze locali. Ora siamo pronti a procedere con l’iter attuativo degli interventi previsti nello stralcio prioritario”.

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