Cronaca

Ecco il tempo lungo privatizzato "Risparmio in un anno di 90mila euro" Le cooperative: "Manterremo la qualità"

Malvezzi e Alquati

Ecco il nuovo tempo prolungato affidato ai privati. Sei cooperative accreditate (Cortile, Iride, Umana Avventura, Altana, Giocona e Nazareth) unite in una Associazione Temporanea di Scopo per gestire, per conto del Comune, la fascia oraria dalle 16 alle 18. Quattro cooperative su nidi e materne, due su Centro prima infanzia e Centro gioco collocati a Palazzo Duemiglia. “Due i capisaldi del nostro progetto – ha detto Giovanna Pellizzoni del Cortile, cooperativa capofila – Il primo, la centralità della famiglia e del bambino, il secondo la continuità con il servizio scolastico. Non concepiamo assolutamente il bambino come un pacco. Le cooperative coinvolte hanno storia e competenze. Sono un caposaldo del territorio e garantiscono con le loro professionalità la qualità del servizio”.
Per quanto riguarda le assunzioni, le cooperative si sono impegnate ad assumere il 40% del personale necessario (16 professionisti) per coprire il tempo lungo dalle graduatorie comunali. “Assumeremo sei operatori dalle liste del Comune – ha continuato Pellizzoni – forse anche di più secondo il contratto nazionale delle cooperative. Stiamo già chiamando le maestre e probabilmente supereremo il 40%”. Le persone chiamate dalle cooperative sul tempo lungo verranno assunte per 12 ore (10 ore di servizio più due di formazione e programmazione) ma potranno, a seconda dei casi, venir impiegate anche su altri fronti all’interno delle cooperative stesse.
“Abbiamo deciso di unirci in una Ats – ha continuato Pellizzoni – perché abbiamo creduto più utile valorizzare tutte le nostre risorse, piuttosto che concorrere ognuno con il suo progetto”. Il risparmio per le casse comunali dalla privatizzazione? Ultimi dati forniti dal dirigente del personale Segalini: in un anno scolastico 90 mila euro, il 30% del costo del servizio non esternalizzato.

IL COMUNE AI SINDACATI: “IL BAMBINO E’ USCITO DALLA VALIGIA”

“Il mondo sta cambiando – ha esordito il vicesindaco Carlo Malvezzi – e per garantire i servizi bisogna fare i conti con le esigenze economiche. Abbiamo deciso di valorizzare le professionalità sul territorio, mantenendo un servizio e puntando sulla qualità”. “Ieri – gli ha fatto eco l’assessore Jane Alquati – abbiamo salutato il personale delle scuole, insegnanti, scuole e collaboratori scolastici. Oggi abbiamo una buona notizia per 135 famiglie: confermiamo il servizio del tempo lungo. L’esternalizzazione non è una scelta improvvisata, ma motivata dalla normativa sulle assunzioni e dalle contingenze economiche. Un grazie alle maestre comunali che stanno facendo uno sforzo per riorganizzare i servizi e uno alle cooperative per aver mantenuto gli standard dell’amministrazione”.
Il direttore generale Massimo Placchi ha poi sottolineato il carattere sperimentale dell’intervento sia per Comune, sia per le cooperative, mentre il dirigente Maurillio Segalini ha dichiarato riferendosi al volantino distribuito dai sindacati contro la privatizzazione (leggi l’articolo): “Il bambino non può stare nella valigia, è già uscito”.
“Questa scelta di privatizzare alcuni servizi – ha concluso Malvezzi – è una riforma necesaria fatta per stare al passo con i tempi e che proseguirà. Significa guardare al futuro e mi riferisco per esempio a Cremona Solidale”.

Greta Filippini

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