Cronaca

Morte di Lorenzo, FIOM: "Va
considerato infortunio sul lavoro"

Il sgretario generale della FIOM CGIL Armando Generali

“Il caso di Lorenzo (Pagliari, ndr), lavoratore di 38 anni morto di malaria dopo una trasferta di lavoro in Camerun, potrebbe essere considerato a tutti gli effetti infortunio sul lavoro”. A dirlo è la CGIL di Cremona attraverso una nota.

L’uomo, in trasferta in Camerun ha contratto la malaria, per la quale la profilassi non è obbligatoria ma fortemente consigliata.

“In molti paesi del continente africano ci sono profilassi obbligatorie ed altre fortemente consigliate – afferma Armando Generali, Segretario Generale della FIOM CGIL Cremona – è compito di tutti, a partire dai datori di lavoro, fare di tutto affinché la sicurezza sia al primo posto”.

Sono molti i punti su cui la FIOM CGIL “auspica che sia fatta chiarezza: un collega era ricoverato proprio per malaria al rientro dalla trasferta di lavoro, mentre per Lorenzo la diagnosi, da quanto si apprende dalla stampa locale, è arrivata tardiva”.

“Attendiamo che le indagini facciano il loro corso per evidenziare eventuali responsabilità”, prosegue il segretario FIOM.

Generali quindi aggiunge: “In ogni caso è tempo di mettere la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, anche e soprattutto in zone ad alto rischio sanitario, trasferte comprese, realmente al primo posto, con tutti gli strumenti necessari, a partire dalla massima informazione e prevenzione”.

“La FIOM CGIL Cremona vuole esprimere la massima vicinanza ai familiari di Lorenzo: è impensabile che il 2024 si apra con notizie tragiche come questa”, conclude il segretario FIOM.

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