Cronaca

Braccialetto elettronico allo
stalker: "Spegniamo i riflettori"

Parla l'avvocato Luca Curatti, che assiste la vittima

L’avvocato Luca Curatti, che assiste la donna vittima del presunto stalker al quale è stato applicato il braccialetto elettronico per le continue persecuzioni verso la ex compagna, è intervenuto in merito alla notizia uscita sulla stampa. Una notizia che, sostiene il legale, “ha ingenerato nella mia assistita una situazione di paura e pericolo costante. Sensazione condivisa anche dai genitori, con i quali ho avuto modo di poter parlare, rassicurandoli”.

L’avvocato Curatti

L’avvocato Curatti ha tenuto a sottolineare “la necessità di contrastare ogni latente o conclamata violenza sulle donne, sull’onda dell’inasprimento delle misure previste dal nostro codice penale (codice rosso), ricordando il triste epilogo accaduto alla povera Giulia Cecchettin”, ma chiede che sul caso, “in questa fase delle indagini preliminari si spengano i riflettori per la delicatezza e l’attualità di quanto la mia cliente sta subendo”, pur condividendo “l’impegno e l’attività prestata dalla polizia giudiziaria che è immediatamente intervenuta, prestando conforto umano e professionale in un momento particolarmente difficile”.

“Non ho alcun dubbio”, ha concluso l’avvocato Curatti, “e auspico che all’esito delle indagini la procura possa formalizzare un proprio convincimento in merito alla colpevolezza dell’indagato, che dovrà essere comunque giudicato secondo i dettami e le nostre regole di giudizio”.

Il legale si è detto “certo” che la sua “preoccupazione” sia “condivisa, anche alla luce di un fenomeno che nel nostro Paese sta mietendo troppe vittime innocenti”.

Sara Pizzorni

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