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Manovra 2024 al rush finale. “Medici in pensione a 72 anni”, pronto testo del governo

(Adnkronos) – Rush finale per la manovra 2024. Dopo la riunione tra maggioranza e governo in Commissione Bilancio del Senato ci sarà la riunione tra governo, relatori e opposizioni. La prima riunione di oggi della commissione per l’esame e il voto degli emendamenti al ddl è prevista per le 21. La seconda alle 23.30. 

Novità sul fronte pensioni medici. “Il governo è pronto e ha un testo, ci sono anche proposte che vengono dalla maggioranza e dall’opposizione e vorremmo discuterne. Siamo disposti a ragionare”. E’ quanto ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, a margine della riunione tra governo e maggioranza in commissione Bilancio del Senato, in riferimento alla riformulazione di un emendamento che prevede il pensionamento a 72 anni per i dirigenti medici ospedalieri. “La maggioranza è d’accordo, ora dobbiamo parlarne con l’opposizione”, ha ribadito. 

Inizialmente “il testo del governo prevedeva la pensione a 70 anni su base volontaria – ha ricordato Ciriani – ma ci sono state tante richieste di modificare il testo dalla maggioranza e dall’opposizione. Il governo è favorevole, ha preparato un testo e valuteremo di estendere a 72 anni la possibilità ai dirigenti medici ospedalieri, anche allargandola ai docenti universitari”. 

La misura, ha detto poi il ministro, non prevede l’innalzamento per gli infermieri, la cui età “resta a 70 anni” ma anche su questo punto “dovremo parlarne assieme a maggioranza e opposizione per vedere se si trova un punto unitario”. 

Intanto spunta un nuovo emendamento dei relatori al ddl di bilancio che avrebbe ricevuto le firme di tutti i gruppi politici sia di maggioranza sia di opposizione e di cui Adnkronos ha potuto prendere visione. La norma riguarda gli interventi e la struttura per la ricostruzione dopo il terremoto del 2016. In base all’emendamento, per gli interventi di messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture stradali di interesse nazionale rientranti nella competenza di Anas Spa, interessate dal sisma che ha colpito i territori delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, il soggetto attuatore ha facoltà di richiedere al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica di individuare la Regione quale autorità competente allo svolgimento della procedura di valutazione d’impatto ambientale (Via) o alla verifica di assoggettabilità a Via.  

In base all’emendamento, inoltre, viene riconosciuto il diritto al rimborso dell’aliquota Irpef versata nell’anno di imposta 2017 nella misura del 60%, direttamente o mediante credito di imposta, a favore dei contribuenti residenti nei Comuni colpiti dal sisma del 24 agosto e del 26 e del 30 ottobre 2016 che abbiano presentato originaria istanza di adesione al regime sospensivo o istanza di rimborso all’Agenzia delle Entrate entro il 24 ottobre del 2021. 

Ancora, le Regioni potranno delegare l’esercizio di funzioni e l’espletamento di attività di propria competenza agli Uffici speciali per la ricostruzione, nell’ambito dei procedimenti autorizzatori connessi agli interventi di ricostruzione e riparazione dei territori colpiti dal sisma. 

 

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