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Cremo assente, era al torneo
di “ciapa no” con le altre big

L’avvertimento non è bastato, una Cremonese troppo brutta per essere vera va testacoda a Piacenza contro una Feralpisalò che non vinceva da dieci gare e non aveva mai blindato il fortino in sedici giornate. La stoccata da fuori di Kourfalidis e le stecche dei tenori grigiorossi producono il primo ko stagionale in trasferta e l’interruzione contemporanea di striscia positiva (sette risultati utili filati compresa la Coppa Italia) e imbattibilità (cinque gare più 28’ di gioco).

I sentori di una giornata storta si intravedono subito al Garilli, con scarabocchi in serie in fase di costruzione che innescano le ripartenze gardesane. Tanto basta ai bresciani per far bottino pieno contro una difesa ridisegnata con i braccetti Lochosvhili e Tuia non precisi e Jungdal bucato per la prima volta dopo quattro gare da imbattibile.

Davanti, i grigiorossi sono poca cosa. Stroppa offre a Okereke una chance da titolare al posto di Coda, ma il nigeriano non ripaga il mister: mai pericoloso e male assistito da un Vazquez a tratti irriconoscibile, ingabbiato dalla Feralpisalò che deve aver studiato l’accerchiamento al Mudo di Pisa.

È proprio negli uomini chiave che la Cremo sbanda: la mediana è la stessa opposta al Venezia ma con il solo Collocolo a giocare a testa alta. A sinistra torna Zanimacchia che finisce però out prima dell’intervallo per infortunio (da valutare: difficile immaginarlo in campo nei prossimi scontri diretto con Modena e Palermo). Sull’altra sponda del fiume, Zaffaroni comanda i suoi con pressing basso e contropiede, anticipi e ribaltamenti, forte di un 3-5-2 a specchio rispetto ad una Cremo che per 45’ non riesce ad innescare le punte e nella ripresa passerà anche al 4-4-2 con dentro gran parte dell’arsenale.

Gli errori in fase di costruzione e i ritardi nelle uscite vengono puniti presto: Feralpisalò letale con Kourfalidis al 28’ a infilare prima le gambe di Lochosvhili poi il tuffo ritardato di Jungdal, al culmine di un’azione nata da fallo laterale nella metà gardesana e arrivata a circumnavigare l’area con troppa facilità. Nella ripresa gli ingressi di Coda, Ciofani, Buonaiuto, Afena Gyan aggiungono potenziale offensivo senza che la montagna partorisca il gollettino. E Pizzignacco non deve sporcarsi troppo i guanti per il primo clean sheet stagionale. Quagliata e Sernicola hanno le occasioni migliori: troppo poco per continuare l’ascesa in classifica. Visti i concomitanti ko di Venezia, Como e Catanzaro oltre al pari sofferto del Parma, una quadrupla occasione persa per la Cremo.

Simone Arrighi – inviato a Piacenza

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