Cronaca

Padania Acque, 70 anni di vita
e un riconoscimento importante

Fotoservizio Francesco Sessa

Una storia lunga 70 anni, per un’azienda che è cresciuta in modo esponenziale, diventando unico punto di riferimento sul territorio per la gestione della risorsa idrica: il compleanno di Padania Acque è stato celebrato nella serata di martedì, al teatro Ponchielli di Cremona, alla presenza di tutte le autorità istituzionali, civili e militari del territorio cremonese.

A presentare la serata è stato il giornalista Filippo Gilardi. Ad aprire l’incontro è stato l’amministratore delegato, Alessandro Lanfranchi, che ha ripercorso la lunga storia del Consorzio per l’acqua potabile nei Comuni della Provincia di Cremona dalla sua nascita, “nel lontano 28 dicembre 1953, quando era una associazione volontaria tra alcuni Comuni (Spinadesco, Tornata, Cingia de’ Botti e Robecco d’Oglio) e la Provincia di Cremona”.

Scopo era “costruire acquedotti e reti fognarie per la popolazione cremonese nel secondo dopoguerra”. Poi, il salto di qualità nel 1995, quando nacque Padana Acque Spa, “una realtà-economica pubblica che è cresciuta negli anni e ha usufruito dei fondi per le infrastrutture idriche” ha detto ancora Lanfranchi.

Ma la vera svolta arrivò nel 2012, quando “le aziende pubbliche del territorio della gestione dell’acqua costituirono un tavolo idrico, puntando a unire le gestioni, che all’epoca erano ben 122. Nel mese di novembre il consiglio provinciale deliberò la modalità di gestione e scelse l’affidamento a una società pubblica. Nel 2014 Padania Acque divenne gestore unico”.

Soddisfatti anche i rappresentanti istituzionali, a partire dal presidente della Provincia, Mirko Signoroni: “Abbiamo chiuso un triennio con oltre 100 milioni di investimenti sull’acqua, fatti anche con difficoltà” ha detto. “Oggi siamo 113 comuni e la Provincia ad essere soci di Padania Acque, e non è un lavoro semplice mettere tutti intorno a un tavolo. Gli investimenti vengono dati tutti all’intera collettività. Fondamentale anche che gli utili vengano re-impiegati sul territorio”.

“Fondamentali gli investimenti, ma anche il fatto che l’acqua è gestita bene” ha aggiunto il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti. “Noi in casa beviamo l’acqua del rubinetto, che è pulita, e questo grazie al grande lavoro che viene fatto. E questo contribuisce anche a costruire un ambiente sano e pulito.

Ma come sindaci abbiamo anche scelto di avere una forte attenzione alle tariffe. Senza contare l’importanza della banca dell’acqua, un aiuto alle famiglie fragili”.

Dal punto di vista istituzionale non sono mancate le parole del ministro Giancarlo Giorgetti, che non è potuto essere presente, ma che ha mandato un messaggio, in cui porgendo i propri auguri all’azienda, ha evidenziato come “Il Men continuerà a fornire il proprio supporto a questa dinamica positiva, anche grazie alla nuova tipologia di garanzia introdotta dalla legge di bilancio per il 2024, rilasciata da Sace S.p.A. per investimenti in infrastrutture e servizi pubblici locali”.

Plauso anche da parte di Stefano Allegri, presidente della associazione industriali: “Si festeggia un grande traguardo, con l’acqua come denominatore comune” ha detto. “Festeggiamo 70 anni di una società pubblica in grado di raggiungere importanti risultati”. Sempre strettissimo il rapporto tra l’azienda e l’associazione, tanto che “Abbiamo raggiunto un accordo per gestire tutte le problematiche legate a bollette e altro, in modo da risolverle velocemente” ha concluso Allegri.

Ma l’acqua è un elemento importante anche dal punto di vista religioso, come ha detto il vescovo, Antonio Napolioni: “La Bibbia inizia e finisce con l’acqua. E’ un elemento che compare spesso come riferimento nelle Sacre Scritture. Ed è un diritto riconosciuto a ogni essere vivente: da questo bisogna ripartire”.

La seconda parte degli interventi è stata aperta dall’intervento del direttore generale di Padania Acque, Stefano Ottolini che, a partire dall’analisi del contesto idrico nazionale e del valore ambientale ed economico generato dalla risorsa acqua, ha delineato i paradigmi strategici, i modelli industriali e gli investimenti del gestore idrico.

E ha sottolineato come la situazione attuale abbia alzato l’attenzione sul problema idrico: “Lo stress idrico è aumentato di 6 volte negli ultimi anni. Effetti provocati dall’uomo, ma anche dal cambiamento climatico. Il 2022 è stato l’anno più caldo e meno piovoso della storia, con perdita record del 30% dell’acqua stoccata e con restrizioni importante all’uso dell’acqua”. Ma c’è anche il problema delle perdite idriche, che in Italia sono mediamente del 41%. “Fondamentale e non più oprorogable una politica industriale fondata su gestione circolare della risorsa” ha detto Ottolini.

A questo proposito, “Negli ultimi 3 anni abbiamo all’attivo 105 commesse realizzate, con 100 milioni investiti. Volevamo ottenere miglioramenti operativi ad alto impatto economico; i consumi si sono ridotti del 16% e sono aumentati i margini industriali. Oggi le perdite di rete sono al 24%, valore tra i migliori in Europa. Per il futuro abbiamo in programma oltre 500 milioni di investimenti di qui al 2043. Investimenti che convergeranno sempre più verso le logiche introdotte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e dal Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico (Pnissi), di recente emanazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per il quale Padania Acque ha già candidato progetti per opere complessivamente pari a 90 milioni di euro”.

Tra gli interventi, anche quello di Andrea Guerrini, rappresentante Arera, che ha sottolineato come “I risultati raggiunti dal gestore sono testimonianza della bontà delle scelte regolatorie a sostegno della crescita del settore”.

A chiudere la prima parte della serata è stato il presidente di Padania Acque, Cristian Chizzoli, che ha posto l’accento sull’importante risultato conseguito dalla Società che, nella prima rilevazione della Qualità Tecnica del Servizio, effettuata nel 2022 dall’Autorità Aera, si è classificata prima in Italia. “Un riconoscimento straordinario seguito dal secondo posto ottenuto quest’anno, che certifica il Servizio Idrico Integrato della provincia di Cremona tra i migliori a livello nazionale”.

La serata si è conclusa con il concerto natalizio “Jazzy Xmas” del trio composto dal celebre trombettista e compositore Paolo Fresu, da Daniele di Bonaventura, e dalla violoncellista Leila Shirvani.

Laura Bosio

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