Ambiente

Sospiro, striscioni contro
gli impianti biometano e fanghi

Si fa sentire con uno striscione eloquente il Comitato sorto a Sospiro contro i due progetti industriali proposti su territorio comunale: l’impianto di biometano a Longardore (53mila tonnellate all’anno di conferimenti tra reflui zootecnici, scarti alimentari, produzioni agricole di cui ben 14mila tonnellate di cereali); e quello di trattamento fanghi da depurazione industriale a San Salvatore.

Il Comitato Ambiente futuro, presieduto da Osvaldo Brigati, tiene alta la guardia , forte anche della delibera bipartisan approvata qualche mese fa dal Consiglio Comunale che si oppone alla realizzazione dei due progetti. “Non si può non tener conto dell’impatto ambientale cumulativo sul territorio – afferma Brigati -. In meno di 20 kmq di territorio, c’è una concentrazione elevatissima di industrie insalubri di prima classe. Moltissimi cittadini si lamentano quotidianamente della scarsa qualità dell’aria, percepibile anche dagli odori, soprattutto in estate. Ma non solo. Qui abbiamo stabilimenti chimici, allevamenti e colture intensive, impianto a biomasse, impianti a biogas, il deposito di compostaggio.

Chi autorizza questi impianti deve avere contezza nel comprendere che siamo già di fronte a un ambiente fortemente compromesso”.

Proprio il problema dell’impatto cumulativo degli impianti, vecchi e nuovi, è stato uno dei motivi per cui in conferenza dei servizi, la Provincia ha dato diniego alla richiesta di esclusione dalla valutazione di impatto ambientale (VIA) presentata dal proponente l’impianto trattamento fanghi, la ditta Exicus. Quest’ultima ha fatto ricorso al Tar, l’udienza è stata rimandata a febbraio 2024.

Per quanto riguarda l’impianto di biometano, la conferenza dei servizi si terrà probabilmente a gennaio. gb  

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