Cronaca

Nuovo ospedale, consegnata
a Cucinella la "prima pietra"

Foto Sessa

La presentazione del progetto del nuovo ospedale, nell’auditorium del Museo del Violino, è stata anche l’occasione per premiare il vincitore del concorso internazionale, l’architetto Mario Cucinella, che ha trionfato sui cinque finalisti rimasti in gara. Ad aprire la serata, moderata dal giornalista di Cremona1 Tv, Giovanni Palisto, sono stati il prefetto Corrado Conforto Galli e il sindaco Gianluca Galimberti.

“Credo sia un momento storico per la città di Cremona” ha detto il prefetto. “La realizzazione di questo nuovo ospedale consentirà di avere una nuova area verde fruibile alla città di Cremona, e rappresenterà un unicum in Lombardia. Per questo ringrazio la Regione per l’investimento importante che ha fatto sul nostro territorio, per il quale l’ospedale sarà un gioiello e aumenterà la competitività del sistema provinciale. Credo anche che potrà lenire l’idea di marginalità che troppo spesso ci riguarda. Sarà una importante e innovativa tessera del complesso mosaico che si sta costruendo per rendere sempre più attrattivo il territorio”.

Soddisfatto anche il sindaco Galimberti: “Questa fascia tricolore ci dà la responsabilità della tutela della salute pubblica” ha detto. “E oggi credo che questo progetto sia un grande aiuto a questa salute. E’ straordinario non solo architettonicamente ma anche istituzionalmente. Ed è collegato a un progetto di medicina territoriale”.

Sono seguiti gli interventi del  direttore generale dell’Asst di Cremona, Giuseppe Rossi e del direttore del dipartimento innovazione, sostenibilità e aree di sviluppo strategico Maurizio Bracchi, i quali hanno illustrato il percorso che ha portato alla definizione del concorso.

“L’idea parte da lontano. Sin dall’inizio l’analisi sulla struttura attuale ha evidenziato la difficoltà della ristrutturazione, soprattutto per la sua rigidità. Occorre ripensare al modello di erogazione delle prestazioni in cui tutto ruota attorno ad una uniformità di cure. L’assistenza cambia, e deve cambiare anche la struttura in cui essa si svolge. E questo ospedale consentirà una sinergia con la medicina territoriale. L’ospedale avrà 450 camere singole, di cui l’80% saranno prontamente raddoppiabili e il 20% trasformabili in terapia intensiva”.

Il direttore generale ha anche annunciato le tempistiche: l’appalto, con inizio lavori, sarà nei primi mesi del  2025, e il termine della costruzione è previsto per il 2030.

Bracchi si è invece occupato di illustrare quelli che sono gli altri quattro progetti in gara, che non hanno vinto il bando ma che hanno comunque realizzato ipotesi di grande impatto.

E’ seguita l’illustrazione del nuovo progetto, attraverso video ed immagini, da parte dello stesso architetto Cucinella.

E’ quindi intervenuto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha sottolineato l’impegno della Regione nell’intraprendere la strada dell’innovazione per favorire lo sviluppo di strutture sanitarie innovative, efficienti, sostenibili allo scopo di migliorare la qualità dei servizi erogati e il comfort per operatori, pazienti e i loro familiari. “Io spero che questo ospedale diventi un altro dei tanti simboli di bellezza di questa città” ha detto. “Esso metterà insieme la qualità tecnologica e quella architettonica”.

ràAlla manifestazione hanno preso parte autorità civili, religiose e militari, i sindaci del distretto di Cremona e del distretto casalasco. Hanno partecipato anche i rappresentanti degli ordini professionali, delle associazioni di categoria e del terzo settore. Presenti i vertici dell’Asst di Cremona, i direttori delle unità operative e dei servizi ospedalieri e territoriali; lo staff della “Mca” che ha curato il progetto; i delegati dei progettisti concorrenti e i componenti delle commissioni giudicatrici che hanno seguito la preselezione e la selezione finale del concorso. L’evento era aperto alla stampa.

L’evento si è concluso con la consegna a Mario Cucinella, da parte di Fontana, Galimberti e Rossi, della prima pietra ideale, un blocco di plexiglass ispirato a una delle due misure standard dei laterizi cremonesi, previste nel regolamento della città del 1388 e disegnate dai fabbricieri sul lato sud del battistero di Cremona, visibili ancora oggi. Un gesto simbolico, con cui si è voluto mettere in connessione il passato della città e la sua storia con il presente e il futuro. Il pomeriggio si è chiuso a suon di musica, grazie all’esibizione della violinista Aurelia Macovei che ha suonato il violino “Vesuvio 1727c.” di Stradivari. La cerimonia verrà trasmessa in televisione da Cremona 1 (canale 19) giovedì sera alle ore 21.

Laura Bosio

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