Economia

Fiere zootecniche: stand aperti
Presenti Lollobrigida e Santanchè

Tra i primi convegni della mattina quello dedicato al delicato tema del biogas e del biometano

Aperti questa mattina gli stand delle Fiere Zootecniche internazionali, edizione n.78 con già numerosi eventi tra convegni e seminari. Alle 11 l’inaugurazione, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e della ministra del Turismo Daniela Santanché, oltreche delle autorità locali tra cui il sindaco Gianluca Galimberti, l’assessore regionale Alessandro Beduschi, il presidente di CremonaFiere Roberto Biloni, i consiglieri regionali Marcello Ventura, Riccardo Vitari, Matteo Piloni.

Lollobrigida (che si è anche intrattenuto con un gruppo di manifestanti contro la carne prodotta in laboratorio) ha parlato tra l’altro di risorse del Pnrr e ha tessuto un elogio del mondo zootecnico troppo spesso indicato come principale inquinatore, rilevando come l’ambiente sia la prima risorsa da tutelare per chi opera nell’agricoltura. Santanchè si è soffermata sui risvolti positivi che il sistema delle fiere riveste anche per il turismo, considerata la rilevante presenza di espositori esteri, cme pure ha fatto il rappresentante dell’Istituto per il commercio estero.

Tra i primi convegni di oggi c’è quello del CIB – Consorzio Italiano Biogas, per il quale il territorio cremonese riveste una particolare importanza, con i circa 170 impianti attivi.  Il  convegno è stato dedicato ad approfondire le novità del biogas e biometano agricolo per le aziende agricole, all’indomani della pubblicazione da parte del GSE dei risultati della seconda procedura competitiva dedicata al biometano e prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’esito rivela la buona performance del settore primario: su 51 impianti ammessi sono, infatti, più di 40 gli impianti agricoli presenti in graduatoria di cui più del 20% si trova in Lombardia.

“L’iniziativa di oggi ha visto un confronto importante con gli agricoltori e gli imprenditori del settore. I primi bandi biometano partiti quest’anno hanno riportato risultati incoraggianti per il settore primario, dimostrando il ruolo strategico dell’agricoltura nel percorso di transizione. Resta, però, ancora molto da fare per raggiungere nei tempi gli obiettivi che il Paese si è posto con il PNRR. Inoltre, è necessario continuare a garantire lo sviluppo della produzione di energia elettrica rinnovabile, per non disperdere un patrimonio importante per i territori, contribuendo al conseguimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione.”, ha commentato Elisa Codazzi, Responsabile CIB Service.

Oggi in Italia il settore vede una produzione di 2 miliardi e mezzo di mc di gas rinnovabile destinato soprattutto alla produzione elettrica e termica rinnovabile e per una quota minoritaria, pari a circa 420 milioni di Smc, immesso in consumo come biometano nel settore dei trasporti. Con le misure messe in campo dal PNRR il settore può arrivare a produrre oltre 4 miliardi di mc di biometano da qui al 2026 offrendo un contributo importante ai target previsti con l’aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) che stima 6 miliardi di mc di biometano prodotto al 2030.

Accanto agli scenari in ascesa del biometano, troviamo anche le prospettive future legate al biogas agricolo. Si tratta di un patrimonio significativo del nostro Paese che secondo i dati presentati stamattina dal CIB potrebbe raggiungere una produzione pari a 3.200 GWh/anno al 2030, contribuendo al processo di decarbonizzazione, di economia circolare e di sviluppo di energia elettrica rinnovabile, soprattutto in questo periodo di crisi energetica.

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