Cronaca

La morte di Giulia, lo sgomento
delle donne cremonesi

La notizia della morte di Giulia Cecchettin arriva come un macigno nell’imminenza della settimana che Cremona dedica alle iniziative programmate per sensibilizzare contro la violenza sulle donne. Le manifestazioni di angoscia per il tragico epilogo giungono da diverse voci della politica e dell’associazionismo locale.

“Giulia Cecchettin è stata uccisa – scrivono le attiviste di Aida, associazione donne antiviolenza di Cremona -. Siamo stanche di gridare BASTA! È urgente, sempre più urgente, la vera rivoluzione culturale. Fino a che non ci sarà questa consapevolezza profonda, continueremo a piangere le morti di donne ammazzate da chi crede che siano roba loro. Non è più tollerabile”.

“L’orrore, il dolore, lo sconcerto, l’indignazione, il senso di impotenza di fronte ad una scia di sangue che pervade il quotidiano”, scrive Rosita Viola, assessora alle Politiche Sociali del Comune di Cremona.  “Impegniamoci ancora di più, per Giulia e tutte le ragazze.
Ognuno di noi può cambiare comportamenti, linguaggi, relazioni, dare supporto, informazioni, contrastare stereotipi e discriminazioni, educare ai sentimenti e al rispetto. Soprattutto gli uomini”

“Riposa in pace Giulia”, sono le parole di Simona Sommi, consigliera leghista in Comune. “Che tu possa avere giustizia. Dolore e rabbia.
Il narcisismo patologico di un uomo psicolabile ha purtroppo fatto un’altra vittima”.

“L’ennesima tragedia…..il non voler vedere che qualcosa non andava, che il pericolo era lì nascosto! In questo tragico epilogo ci sono tante vittime di un carnefice sottovalutato e che ha trasformato un sentimento in un ossessione malata”, sono le parole di Fabiola Barcellari, consigliera Pd.

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