Economia

No a carne artificiale, tensioni
in Parlamento. Le reazioni

Approvato in via definitiva il ddl che vieta in Italia la commercializzazione di cibi sintetici. Il plauso del centrodestra. Pd: "Fumo negli occhi, l'Europa lo boccerà".

La manifestazione di Coldiretti oggi fuori dalla Camera dei Deputati

Tiene banco la legge approvata oggi dalla Camera in via definitiva che vieta la produzione e commercializzazione di carne coltivata, una legge simbolo della destra, e che +Europa e la Sinistra osteggiano perché ritenuto un provvedimento anti-scientifico. Che gli animi siano agitati su questo fronte è stato dimostrato anche dagli spintoni del presidente di Coldiretti Ettore Prandini – associazione che plaude all’iniziativa governativa –  ad alcuni deputati di +Europa.

“Esporre dei cartelli con la scritta ‘coltivate ignoranza’ è una inaccettabile provocazione che offende 2 milioni di agricoltori italiani che tutti i giorni assicurano cibo al Paese con il loro lavoro” – ha dichiarato in proposito Prandini, che avrebbe agito in reazione alle offese rivolte dai due parlamentari di +Europa, Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi, agli imprenditori agricoli della Coldiretti che manifestavano fuori dalla Camera.

I due parlamentari – riferisce la Coldiretti – hanno lasciato l’Aula dove erano in corso i lavori per scendere in piazza è mostrare i cartelli davanti ai manifestanti. “Una manifestazione regolarmente autorizzata che si è svolta in maniera assolutamente pacifica – sottolinea Prandini, – grazie agli uomini, alle donne e ai giovani della Coldiretti, i quali hanno lasciato le proprie aziende con l’obiettivo di festeggiare l’approvazione di una legge che va nell’interesse non solo dell’agricoltura italiana ma di tutti i cittadini di questo Paese. Chi chiede rispetto per le istituzioni deve essere il primo a rispettare i cittadini che manifestano liberamente”.

Dinanzi a un comportamento che non fa certo onore al ruolo di parlamentare – conclude Prandini – Coldiretti si riserva di tutelarsi in tutte le sedi.

Diverse le opinoni del mondo politico ed economico su questo tema. Vediamone alcune.

Coldiretti. “Dopo l’approvazione definitiva della legge per fermare i cibi costruiti in laboratorio nei bioreattori, la battaglia si sposta in Europa dove l’Italia, che è leader mondiale nella qualità e sicurezza alimentare, ha il dovere di fare da apripista nelle politiche di tutela della salute dei cittadini”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione della manifestazione di agricoltori e allevatori che hanno lasciato campagne e stalle per scendere in piazza per festeggiare l’approvazione da parte della Camera della legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali.

La legge sul cibo artificiale – continua Coldiretti in un comunicato – è un risultato che tutela la qualità, la salute e i primati Made in Italy con la dieta mediterranea proprio nel giorno del compleanno della sua iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, avvenuta il 16 novembre del 2010. Un modello alimentare che ha garantito agli italiani valori record di longevità e che – riferisce la Coldiretti – si è affermata a livello planetario tanto da classificarsi come migliore dieta al mondo del 2023 sulla base del best diets ranking elaborato dai media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori.

La legge è dunque un impegno a difesa della dieta mediterranea ma anche – sottolinea la Coldiretti – un segnale importante per l’Unione Europea che, nel rispetto del principio di precauzione, ha già portato da oltre 40 anni a mettere al bando negli alimenti l’uso di ormoni che sono invece utilizzati nei processi produttivi della carne a base cellulare.

Regione Lombardia. “Bene, anzi benissimo”. Questo il commento del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e dell’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, dopo l’approvazione della legge sul divieto di produrre e vendere in Italia carne sintetica.

“Un provvedimento – dichiarano – che la Lombardia ha sempre sostenuto con forza, a difesa delle sue filiere e di un settore in cui rappresentiamo un’eccellenza mondiale. Ora questa legge diventi modello in Europa e altri Paesi finalmente si accorgano che la risposta alla domanda di cibo sano e di qualità è nei nostri allevamenti e non nel bioreattore di qualche multinazionale”.

Il tema della sicurezza alimentare – conclude l’assessore Beduschi – è centrale nel nostro concetto di agricoltura. Nonostante le polemiche di chi usa perfino il cibo, che è un vanto del Made in Italy, per attaccare l’azione del Governo, oggi è stato fatto un passo decisivo anche per la Lombardia, che vanta il patrimonio zootecnico più importante del Paese e vuole continuare a offrire agli italiani i suoi prodotti tradizionali”.

Antonella Forattini, deputata Pd. “Solidarietà a Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi. Il ministro dell’Agricoltura, Lollobrigida, prenda le distanze da questi comportamenti”. Lo ha dichiarato oggi la deputata del Pd, Antonella Forattini, prendendo la parola in Aula dopo gli spintoni del presidente di Coldiretti, Prandini, ai danni dei parlamentari di Piu’ Europa, a Piazza Colonna.

Forattini, che è componente della Commissione Agricoltura, ha poi motivato il voto di astensione del suo gruppo al Ddl sulla carne coltivata. “È l’ennesima, pomposa bandierina da sventolare per distrarre gli elettori a cui è stato promesso cose che non stavano in piedi prima, e continuano a non stare in piedi oggi.

Un provvedimento che nasceva già falsato nella sua terminologia: infatti, anche grazie al lavoro del Pd, oggi parliamo di carne coltivata e non di carne sintetica. In Europa la carne coltivata, come tutti i novel food, è soggetta a una valutazione del rischio di condotta dall’Agenzia per la sicurezza alimentare (l’EFSA). Tale Agenzia dà il proprio nulla osta solo se e quando accerta che il profilo nutrizionale e quello di rischio sono analoghi rispetto ai prodotti che vanno ad affiancare. In caso sia riconosciuto, la Commissione può autorizzarne sia il commercio che il consumo”.

Rivolgendosi poi al governo e alla maggioranza, l’esponente Pd ha dichiarato: “Sapete benissimo che questo provvedimento verrà bocciato dall’Unione Europea. Ma prima che ciò avvenga ci vorrà del tempo, e allora meglio passare all’incasso con un po’ di fumo negli occhi agli italiani. Ecco perché, per noi, si tratta solo di populismo legislativo. Pur convinti della sua inconsistenza, siamo altrettanto consapevoli che il percorso di innovazione che la scienza ha avviato deve essere calato opportunamente nella nostra società, deve tener conto delle esigenze e anche delle preoccupazioni di chi, tutti i giorni, porta avanti le produzioni del nostro made in Italy. E siccome non è pensabile fermare i progressi della scienza, – ha concluso Forattini – superato questo provvedimento faccio un appello affinché si inizi da subito, con serietà e responsabilità, a costruire le condizioni perché l’Italia possa farsi trovare pronta di fronte ai progressi che la scienza può fare in questi settori e in questa materia. E lo faccia insieme a quelle filiere e a quei soggetti che subiranno in prima persona gli effetti del progresso scientifico”. gbiagi

 

 

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