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Scontro su carne coltivata, Magi: “Io e Della Vedova aggrediti da presidente Coldiretti” – Video

(Adnkronos) – “Oggi siamo stati vittime di una gravissima aggressione fisica da parte di Coldiretti e del suo presidente Prandini che è persino arrivato a spintonare e insultare il collega Della Vedova. Meloni e Lollobrigida devono condannare questa aggressione di stampo squadrista. È inaccettabile a questo punto che Prandini resti al suo posto”. Lo dichiara il segretario di Più Europa Riccardo Magi. Magi e Della Vedova davanti a Palazzo Chigi stavano esponendo un cartello con su scritto ‘Coltivate ignoranza, il divieto alla carne coltivata è antiscientifico e anti italiano’ proprio a pochi metri dalla manifestazione della Coldiretti contro il cibo artificiale. 

”Sono stato aggredito fisicamente dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini, che mi ha detto che sono un delinquente – ha detto Della Vedova – Prandini non può restare presidente di una grande organizzazione con una grande tradizione dopo il modo in cui si è comportato”. 

“Andremo a fare denuncia, non è tollerabile – ha affermato Della Vedova, ricostruendo in aula alla Camera l’episodio dello scontro davanti a Palazzo Chigi – Invito tutta la Camera, ma soprattutto il ministro Lollobrigida, mi auguro non vada alla manifestazione di Coldiretti, glielo chiedo da parlamentare a parlamentare. Dopo quello che è successo non può andare a legittimare una aggressione contro il Parlamento sarebbe un riconoscimento alla violenza contro il Parlamento”.  

“Arriva come un ossesso il presidente di Coldiretti Prandini, corre verso di me, delinquente delinquente, ci sono i video, si capirà, c’erano gli agenti della Digos, cerca di aggredirmi. Fortunatamente gli agenti della Digos lo allontanano e arriva la polizia”, ha raccontato Della Vedova aggiungendo: “Che il presidente di Coldiretti si senta legittimato ad attraversare la strada per aggredire fisicamente un parlamentare per le parole che ha pronunciato nell’aula di Montecitorio trovo che sia di una gravità assoluta”. 

Alla Camera è scattata la bagarre. Dopo l’intervento del deputato di +Europa, che ha ricostruito l’episodio, e quello della capogruppo del Pd Chiara Braga, che ha stigmatizzato e anche polemizzato con il ministro Francesco Lollobrigida, ha preso la parola Francesco Battistoni: “Voglio esprimere solidarietà a Coldiretti e al presidente Prandini. Ero lì pure io, si svolgeva una manifestazione pacifica e qualcuno si metteva davanti palazzo Chigi con cartelli ‘coltivate ignoranza’. Non è ammissibile”. L’intervento del deputato di Forza Italia è stato interrotto, subissato dalle proteste dell’opposizione, e la presidente di turno Anna Ascani è stata costretta a intervenire più volte per riportare la calma in aula.  

“Chiedere di non incontrare lavoratori credo che sia inopportuno e quindi io incontrerò i lavoratori e gli imprenditori agricoli che oggi tengono alla posizione che gran parte del Parlamento si è assunto – ha affermato il ministro per le Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, replicando a Della Vedova – Non gli chiederò come votano, come hanno votato nella vita, a maggior ragione potrò dire a loro che ogni forma di violenza rispetto alle istituzioni parlamentari, fossero pure minoritarie, anzi più grave se perpetrata nei confronti della minoranza, va condannata. Lo vado a dire ai lavoratori, credo sia inopportuno chiedere ad un parlamentare, ad un ministro, ad un governo, a un membro dell’opposizione di non rapportarsi con i lavoratori, questa scelta non la farò mai”. 

“Non dubitando delle parole del collega, prima che iniziasse questo dibattito – ha ricordato l’esponente del governo – ho espresso la solidarietà al collega Della Vedova, perché non ho nessun problema a dire che la violenza verbale e fisica deve essere sempre lontana dalla politica e dalle istituzioni. Il collega sporgerà denuncia, mi pare chiaro che sia un atto non solo legittimo ma anche ovvio e conseguente”.  

“Dietro un’organizzazione, quale essa sia, che si chiami Cgil, Cisl, Uil, Coldiretti, Confagricoltura e tante altre massimamente rappresentative del mondo del lavoro, c’è il rispetto dei lavoratori. Quindi, se c’è l’individuazione eventuale di una responsabilità personale, per quanto autorevole, gli inquirenti avranno la possibilità di dare soddisfazione sia se c’è una violenza fisica, sia se c’è una violenza verbale che io reputo grave e inopportuna rispetto all’espressione delle idee”.  

Con 159 voti a favore, 53 contrari e 34 astenuti la Camera ha approvato in via definitiva la legge che vieta la produzione e l’immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché la denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali. 

Lo stop è stato accolto da applausi e grida di gioia da parte della Coldiretti, raccolta nel sit-in organizzato sotto il porticato della Galleria Colonna, a due passi da Palazzo Chigi. 

Le opposizioni hanno votato in modo differente sul ddl sulla cosiddetta carne sintetica. Pd e Azione si sono astenute, i dem lo avevano fatto anche nel voto al Senato. Mentre Più Europa, M5S e Alleanza Verdi-Sinistra hanno votato contro.  

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