Cronaca

Taglio alberi ex polveriera,
levata di scudi di Legambiente

La ex polveriera

Levata di scudi da parte di Legambiente per il taaglio degli alberi nella ex Polveriera di via Milano, operazione che l’associazione definisce uno “sfregio”, che è “dimostrazione tangibile di come non si debba gestire un Parco Sovracomunale da parte del Comune capofila del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) del Po e del Morbasco”. 

Secondo Legambiente, “lo strumento principale di programmazione degli interventi previsto dalla legge regionale sui parchi è il Programma Pluriennale degli Interventi (PPI), uno strumento particolareggiato di tipo urbanistico/ambientale che definisce un preciso piano d’azione per ogni singolo ambito territoriale, anche corredato di poste economiche previa un’indagine accurata dello stato di fatto delle aree incluse nel PLIS e degli obiettivi da perseguire in una data prospettiva temporale. 

A distanza di vent’anni dall’approvazione del Plis del Po e del Morbasco, il Parco non si è ancora dotato di questo indispensabile strumento e il deficit progettuale si è evidenziato in modo drammatico nel caso dell’area della ex Polveriera.

Chiusa a ogni uso da più di cinquant’anni, si è trasformata in un vero e proprio rifugio per la fauna e dove la flora ha avuto modo di espandersi in un luogo unico nel contesto territoriale costituito da un’agricoltura molto intensiva: un’area sicuramente degna di un attento progetto di conservazione sia naturalistico che storico, prima ancora di considerare l’ipotesi di aprirla all’uso pubblico. 

L’area è molto importante per la biodiversità e per la presenza delle vestigia del Forte di Picenengo e, separata dalla via Milano, confina con le aree golenali del Morbasco che rappresentano un fondamentale corridoio ecologico. 

Ebbene, senza un progetto, senza consultare cittadini e stakeholders, le ruspe del Consorzio Forestale Padano sono entrate in questo santuario e ne hanno fatto strage. 

Il Circolo Vedo Verde Legambiente Cremona ha partecipato all’incontro tecnico convocato dall’Amministrazione Comunale il 02/11/2023, con la presenza dell’Assessore al Verde Zanacchi, di funzionari del Consorzio Forestale Padano e del WWF di Cremona: all’osservazione del Circolo che ogni intervento rilevante di tipo naturalistico ambientale avrebbe dovuto far riferimento al PPI approvato dai Consigli comunali dei comuni del PLIS, l’incredibile risposta è stata che l’area non è nel Plis. 

Questa risposta si qualifica da sola e apre una falla nella catena di comando comunale dove, nel caso specifico, parrebbe evidente che l’Assessorato al Verde non si sia confrontato con gli Uffici del PLIS, e del relativo assessorato a cui fa capo, prima di intraprendere o avallare un’azione di questa portata. Un’imperdonabile carenza” conclude Legambiente Circolo Vedo Verde Cremona.

 

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