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Riforme, Manovra 2024, migranti: cosa ha detto oggi Meloni

(Adnkronos) – Dalla manovra 2024 alle riforme passando per l’accordo con l’Albania. Sono i temi affrontati oggi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. In mattinata, l’assemblea nazionale della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa è stata l’occasione per parlare della manovra. “Nonostante risorse a disposizione che non erano molte, stante il pregresso con i debiti del Superbonus per 20 miliardi nel 2024 e i maggiori interessi sul debito figli della decisione della Bce di alzare i tassi di interesse” due misure “che insieme valevano una finanziaria, ci siamo rimboccati le maniche” e nella legge di bilancio “abbiamo concentrato tutto quello che avevamo su poche misure prioritarie ed espansive”, ha detto, definedola negli ‘Appunti di Giorgia’ “seria, realistica”, che “non getta risorse dalla finestra”. 

“Il lavoro è la priorità assoluta del governo”, ha assicurato Meloni. “Tutto il nostro lavoro sta dando i suoi frutti soprattutto sul tema del mercato del lavoro che in questi 12 mesi ha fatto registrare una serie di record occupazionali: maggior numero di occupati di sempre, maggior numero di donne occupate di sempre, maggior numero di lavoro a tempo indeterminato di sempre. Il tasso di occupazione – ha sottolineato la premier – a settembre ha raggiunto il 61,7%, il tasso di disoccupazione è sceso al livello più basso degli ultimi 15 anni e da settembre dello scorso anno abbiamo 512mila posti di lavoro in più”, snocciola i numeri la presidente del Consiglio: “Sono segnali incoraggianti che dicono che bisogna continuare su questa strada”. 

“C’è un problema di salari”, ha poi ammesso. Ma “non si risolve con il salario minimo orario, credo che in cuor loro – afferma – lo sappiano anche coloro che oggi dicono che è la cosa più importante che si possa fare ma quando erano al governo loro si sono ben guardati dal realizzare questa misura”. 

Ai cittadini, sempre nei suoi ‘Appunti’, ha chiesto a proposito delle riforme e dicendo stop ai governi scelti sulla testa dei cittadini: ” “Che volete fare, volete contare e decidere o stare a guardare mentre i partiti decidono per voi? Questa è la domanda che faremo se sarà necessario e quando sarà necessario”. “Questa riforma – ha sottolineato – non serve a qualcuno, serve a tutti, indipendentemente da chi governa e lo sanno anche quelli che per calcolo politico la stanno osteggiando senza però offrire argomenti seri perché la verità è che si sono talmente abituati a governare perdendo le elezioni che vogliono continuare a fare così anche in futuro”. 

Nei suoi appunti Meloni ha parlato anche dell’accordo con l’Albania: “Abbiamo stretto con l’Albania un accordo storico” che “ha fatto discutere”, “un accordo totalmente innovativo sulla gestione dei flussi migratori. Con questo accordo Italia e Albania collaborano su tre obiettivi fondamentali: contrastare il traffico di esseri umani; prevenire i flussi migratori irregolari; accogliere in Europa solo chi ha davvero diritto alla protezione internazionale”. “Sono fiera” dell’intesa, “ovviamente chi non è d’accordo può dire quello che vuole, ma penso che non si possa sostenere che intendiamo deportare qualcuno in una nazione candidata all’ingresso nell’Unione Europea”. 

“Cosa prevede l’accordo? In sostanza prevede che l’Albania dia all’Italia la possibilità di utilizzare alcune aree in territorio albanese per realizzare, sotto la giurisdizione italiana, due strutture dove gestire l’ingresso l’accoglienza temporanea, la trattazione delle domande d’asilo ed eventualmente il rimpatrio degli immigrati illegali – ha detto ancora – In una prima struttura, che si trova nel porto di Shengjin, l’Italia ci occuperà delle procedure di sbarco e di identificazione e qui realizzerà un centro di prima accoglienza dove operare una prima attività di screening. Nell’area più interna di Gjader, invece, si realizzerà una seconda struttura sul modello dei Cpr per le successive procedure, rimpatrio compreso. La giurisdizione di questi centri sarà interamente italiana. Nei centri opererà personale italiano e le nostre forze di polizia, le nostre commissioni d’asilo, esattamente come accade nei centri presenti sul nostro territorio nazionale. Non ci sarà alcuna differenza, salvo che sono esclusi da questa possibilità donne e bambini”. 

“L’Albania collaborerà invece con le sue forze di polizia sul fronte della sicurezza e sul fronte della sorveglianza delle strutture. I due centri potranno accogliere contestualmente fino a tremila immigrati per svolgere le procedure di frontiera. Procedure che, grazie a questo governo, possono essere diciamo esaurite in 28 giorni. Per questo, nell’arco di un anno potranno essere gestiti in Albania anche fino a 36mila migranti”. 

“Io considero questo accordo un accordo dal grande respiro europeo. Un accordo con il quale l’Albania si conferma non solo una nazione storicamente amica dell’Italia, ma anche una nazione amica dell’Europa, dell’Unione Europea, perché nonostante l’Albania non faccia ancora parte dell’UE Tirana si sta comportando di fatto come se già lo fosse, facendo scelte che sono assolutamente in linea con i principi di cooperazione e di solidarietà che sono alla base dell’Unione europea. E’ un accordo che secondo noi è storico, anche perché può diventare un modello per le altre nazioni, un modello di collaborazione tra Paesi UE e Paesi extra UE sul fronte della gestione dei flussi migratori. E io sono fiera del fatto che noi e l’Albania siamo stati i primi a immaginare una soluzione di questo tipo”. 

“L’ennesima alluvione, che ha toccato stavolta prevalentemente la Toscana, ha lasciato vittime, sfollati, devastazione. Il governo anche stavolta è intervenuto immediatamente dichiarando lo stato di emergenza e stanziando le prime risorse utili a consentire alle istituzioni locali di far fronte, con le deroghe che servono a muoversi in velocità, le iniziative di soccorso e di assistenza alla popolazione evacuata, al ripristino della viabilità principale soprattutto attraverso la rimozione dei fanghi e dei detriti”, ha detto ancora nei suo ‘Appunti’. 

“La Protezione Civile più avanti valuterà l’erogazione delle ulteriori risorse necessarie, quando chiaramente la regione Toscana avrà terminato la ricognizione analitica dei danni, ma io voglio ringraziare con il cuore gli oltre tremila operatori volontari, i vigili del fuoco, le forze di polizia, le forze armate, le colonne mobili provenienti da dodici regioni per il lavoro straordinario, ammirevole che stanno facendo. Come sempre, di fronte alle difficoltà l’Italia mostra il suo lato più bello e voglio ovviamente rinnovare il cordoglio del governo e per il mio tramite dell’Italia intera ai cari alle famiglie delle nove vittime che purtroppo abbiamo fin qui registrato”. 

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