Cronaca

Presentato il progetto 2023-24
sul Viaggio della Memoria

Servizio video di Cristina Coppola

Il progetto 2023-2024 intende approfondire con seminari ed incontri il ruolo del fascismo nell’occupazione della Jugoslavia nel 1941, riproponendo il tema, a lungo ignorato, dei numerosi campi fascisti per militari e civili nel territorio del Regno d’Italia e nelle province annesse (in particolare il campo di Gonars, in provincia di Udine) e l’abbattimento dei confini tra la Repubblica Italiana e la Slovenia nel processo di creazione dell’Europa Unita.

Il Viaggio della Memoria si terrà, nel mese di aprile, a Gorizia / Nova Gorica, città divise diventate poi simbolo dell’Unione Europea; nella città di Lubiana, capitale della Slovenia, (diventata provincia italiana dopo l’occupazione fascista) e al sacrario-memoriale del campo per civili jugoslavi, gestito dal Regio Esercito Italiano a Gonars, in provincia di Udine e al Sacrario militare della prima guerra mondiale a Redipuglia.

Il Viaggio inizierà con la visita di Gorizia / Nova Gorica al museo della Prima Guerra Mondiale, al museo all’aperto della “Topografia della Memoria” su un confine che ormai non esiste più e in Piazza Transalpina divisa a metà durante la Guerra fredda. Con l’entrata della Slovenia prima nell’Ue e poi nell’area Schenghen, i valichi tra Gorizia e Nova Gorica sono ormai delle vie cittadine come le altre. Dal 2004 le due città gemelle, divise da un muro per oltre mezzo secolo, stanno provando a diventare una sola all’interno di un’Europa Unita. Le due città saranno capitali europee della cultura nel 2025.

Dal 2004 le due città gemelle, divise da un muro per oltre mezzo secolo, stanno provando a diventare una sola all’interno di un’Europa Unita.

La scelta della Slovenia e di Lubiana è stata ispirata dalla necessità di far comprendere la complessità della definizione del confine italiano con la Slovenia nel corso del Novecento, a partire dalla prima guerra mondiale (a Lubiana visiteremo il cimitero monumentale di Žale e il cimitero militare italiano della prima guerra mondiale) per proseguire con l’occupazione del Regio esercito dopo l’attacco al Regno di Jugoslavia, durante la seconda guerra mondiale, fino alla nascita della Repubblica Slovena, (dopo la drammatica dissoluzione della ex Jugoslavia) e al suo ingresso nell’Unione Europea.

E’ prevista la visita al Museo di Storia Contemporanea della Slovenia, il percorso di parte del “Sentiero del ricordo e della fratellanza”, un anello verde che circonda la città e che ricorda “la cintura di ferro” di 41 chilometri realizzata dal Regio esercito con il filo spinato il 24 febbraio 1942.

A conclusione della nostra presenza a Lubiana verrà celebrata una cerimonia al monumento agli Ostaggi di Gramozna Jama per rendere omaggio agli sloveni fucilati dall’esercito italiano. Al ritorno, è prevista una sosta al Sacrario di Redipuglia, voluto da Mussolini e che racchiude le salme di migliaia di giovani soldati italiani, mandati a morire nelle trincee della prima guerra mondiale.

In preparazione al viaggio ci saranno diversi incontri organizzati per le scuole di Cremona, Crema e Casalmaggiore, a partire da martedì 14 novembre con la ricercatrice storica Alessandra Kersevan che sarà protagonista anche di un seminario aperto a docenti, studenti e cittadini il 14 novembre alle 15 all’istituto Stradivari di via Colletta.

 

 

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