Cronaca

Forze Armate: "Pace, pilastro
su cui si fonda la nazione"

Fotoservizio Francesco Sessa

Celebrata nel pomeriggio di sabato sotto i portici del Comune e in Cortile Federico Secondo la Festa delle Forze Armate, con l’anniversario della fine della Prima guerra mondiale. La cerimonia ha visto la partecipazione di tutte le autorità civili e militari cremonesi. In rappresentanze delle forze armate si sono schierati un plotone della Col di Lana, uno dell’Arma dei Carabinieri e uno della Guardia di Finanza, oltre ai volontari della Croce Rossa. La cerimonia è iniziata poco dopo le 16 ed è stata accompagnata  dalla Fanfara Alpina Tridentina “Walter Smussi”.

E’ quindi salito sul palco il prefetto, Corrado Conforto Galli, accompagnato dal comandante del X Guastatori, il colonnello Vincenzo Crisciuolo. E’ stato poi il momento dei riti solenni, con l’alzabandiera, accompagnato dall’Inno d’Italia, la lettura del bollettino della vittoria, del messaggio del ministro della difesa Guido Crosetto e del messaggio del capo dello stato Sergio Mattarella.

Ha quindi preso la parola il prefetto, che dopo aver salutato tutti i presenti ha espresso la “grande commozione e l’orgoglio” per le gesta eroiche che hanno portato all’Unità d’Italia. Per Conforto Galli, questa commemorazione “non può essere solo una ritualità. Stiamo vivendo un’epoca in chi sembrano fare presa nell’opinione pubblica solo le nuove tendenze, con il rischio di perdere il valore della memoria”. Quindi “per chi crede nei valori di libertà, giustizia e pace, è imperativo non arrendersi alla omologazione culturale e del comportamento”. Perché “la grandezza di una nazione si appoggia sulla coesione del suo popolo e sui suoi valori comuni”.

Un pensiero è andato quindi alle migliaia di persone che sono morte per difendere questi valori: “Il grande insegnamento contenuto negli eroici sacrifici dei nostri avi va fatto nostro, per trasmetterlo alle future generazioni” ha detto ancora il prefetto.

Questo vale ancora più oggi, “in cui siamo testimoni di drammatici fatti di guerra. Per questo oggi l’Italia si stringe attorno alle forze armate, che oggi lavorano per mantenere quella pace che è il pilastro su cui si fonda la nostra nazione”.

Dopo il discorso del prefetto, si è svolto l’ammaina bandiera, quindi hanno sfilato i mezzi di esercito e carabinieri in piazza del Comune. La cerimonia si è conclusa con la deposizione di due corone d’alloro di fronte al Bollettino della Vittoria.

Laura Bosio

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