Lettere

Lega e Pd a braccetto per il Ti-bre:
sullo sfondo c'è la Cremona-Mantova

da Marco Degli Angeli
Si scrive TIBRE, si legge partito unico del cemento. Un’opera devastante per territori fragili dal punto di vista idrogeologico come l’Emilia Romagna e la Lombardia, che mette (ancora) d’accordo Lega e PD. Una sinergia all’insegna dello spreco del denaro pubblico e dello sfruttamento del territorio. É di pochi giorni fa la notizia della lettera indirizzata al ministro Salvini e co-firmata dall’assessore lombardo Claudia Terzi, in quota carroccio, e del suo omologo emiliano, Andrea Corsini, membro dell’assemblea nazionale del PD a guida Schlein, per richiedere il completamento dell’opera autostradale. Un vero e proprio inspiegabile spreco lungo oltre 80 km dal costo stimato di oltre 3 miliardi nel 2021 e oggi ancora più caro. L’autostrada Tibre attraverserà con le sue 6 corsie i colli morenici, le dolci colline di Volta Mantovana, la fertile pianura cremonese, e metterà a rischio prodotti agricoli tipici e falde acquifere già violate dai cantieri TAV Brescia-Padova.
Un’opera senza copertura finanziaria e non prioritaria e che, oltre a nuove logistiche, porta con sé, come un cavallo di Troia, anche l’autostrada Cremona/Mantova: l’autostrada con un buco da 1 miliardo in partenza, ossia i soldi per la tratta di 8,5 km del TIBRE in comune alle due opere. Una liaison, quella tra PD e forze di centrodestra, che sul tema infrastrutturale non è una novità. Nel 2021 i presidenti delle province di Cremona(IV ex FI sostenuto dal PD),Mantova(PD), Verona(LEGA) e il vicepresidente di quella di Parma(PD) si unirono in un accorato appello sempre per il Tibre. Nella nostra provincia il partito unico del cemento trova il suo collante anche nel sostegno senza se e senza ma all’autostrada Cremona Mantova e poltrone in CDA annesse. Se il Tibre autostradale è in perfetta linea con le politiche anacronistiche del centrodestra stupisce la posizione del PD a guida Schlein, che sul tema del consumo di suolo sembra ancora quello di Renzi e di Letta.
Dal PD cremonese ci aspettiamo solo silenzio e approvazione. Inutile farsi illusioni. La speranza è che al contrario, la lettera  sottoscritta dall’assessore di Bonaccini, possa far  sollevare qualche protesta dalle parti del Pirellone.
La coerenza con le proposte fatte in campagna elettorale vorrebbe che venisse depositato qualche atto ufficiale da parte di Pierfrancesco Majorino, candidato unitario di PD, SI, Verdi e M5s  e garante dei punti programmatici di colazione tra i quali il “…privilegiare, per quanto attiene agli assi stradali, gli investimenti nella
riqualificazione dell’esistente.
La presa d’atto del fallimento e del danno generato di opere come  la BreBeMi o la TEEM che trovano il loro fondamento nelle sole logiche  di interessi economici e sfruttamento di suolo. C’è infatti bisogno di progetti – si legge nell’accordo di programma sottoscritto dai dem lombardi – che siano risolutivi e che garantiscano una riduzione dell’impatto ambientale, del consumo del suolo ed una reale sostenibilità economico finanziaria. Pertanto, in coerenza con gli obiettivi di transizione ecologica e azzeramento del consumo di suolo”. Amen.
Ci aspetteremmo fermezza anche da parte della nuova segretaria regionale dem Silvia Roggiani, in prima fila contro il nuovo stadio dell’Inter a Rozzano: “il rischio è la perdita di ulteriori risorse ambientali o naturali. Siamo ferramente contrari ad ulteriore consumo di suolo”.
E infine chissà cosa ne pensa, di un’opera, che infliggerà l’ennesimo colpo di grazia al precario equilibrio idrogeologico della sua regione (da lei amministrata fino a poco tempo fa), la stessa Schlein? Lei che durante il tour per la sua candidatura come Segretaria PD dichiarava: “L’unica grande opera che serve al nostro Paese è la prevenzione al dissesto idrogeologico” .
Io credo che su quest’opera, come sull’autostrada Cremona Mantova sia necessario uscire dall’ambiguità! Serve una forte opposizione. Da anni la Lombardia vede un deterioramento di suoli, delle falde e dell’aria, con una progressiva e conseguente desertificazione ed eutrofizzazione. Per questo motivo il nostro territorio avrebbe piuttosto bisogno della  nomina di un commissario alla tutela ambientale e sanitaria del bacino Padano: chi ha governato i nostri territori fino ad oggi ha fallito e questa richiesta di costruire il Tibre autostradale è l’ennesima prova di miopia.

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