Sindromi influenzali, i più colpiti
sono i bambini fino a 4 anni
Se per l’influenza vera e propria è ancora presto, le cosiddette sindromi parainfluenzali stanno già mettendo a letto centinaia di persone anche nel nostro territorio. In particolare, i più colpiti sono i bambini: nella fascia 0-4 anni l’incidenza è infatti già del 18,5 per mille, considerata quindi ad alta intensità. Come spiega il dottor Luigi Vezzosi, dirigente medico dell’Uos Prevenzione Malattie Infettive dell’Ats ValPadana, commentando il bollettino regionale Influnews, recentemente pubblicato, “per il resto della popolazione, invece, i virus stanno colpendo in modo ancora molto blando e ci troviamo in una fase di bassa intensità. In quest’ultima settimana l’incidenza totale delle sindromi simil-influenzali è rimasta pressochè invariata rispetto alla settimana precedente attestandosi a un valore di 7,7 casi per 1000 assistiti”.
L’andamento, per ora, è “sovrapponibile a quello della stagione 2022-2023”. Guardando alle varie fasce d’età, a parte il picco per i più piccoli, si va a 5,2‰ nella fascia 5-14 anni, 8,1‰ nella fascia 15-64 anni e 4,8‰ negli over-65enni.
Guardando alla prevalenza dei virus respiratori, il più diffuso risulta essere il Rhinovirus, trovato nel 41% dei tamponi analizzati: è questo il virus che colpisce maggiormente i più piccoli. Al secondo posro per incidenza c’è l’Enterovirus, nel 15% dei casi, e l’Adenovirus, nell’8%. Il Covid è invece risultato presente nel 19,5% dei campioni. “Il Covid colpisce soprattutto la fascia più anziana della popolazione” spiega ancora Vezzosi.
Altri dati emergono da una fonte alternativa di indagine: “Da qualche settimana in Lombardia è attiva la sorveglianza nei pronto soccorso” spiega ancora il dottor Vezzosi. “In questo caso il rinovirus risulta presente nel 24% dei tamponi, e il Covid nel 15%. Fondamentale, ricorda il medico, fare prevenzione, specialmente per le fasce di popolazione più fragile, sia contro l’influenza sia contro il Covid, utilizzando i vaccini disponibili.
Laura Bosio