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Il re è Mudo, dategli pure
il vestito che preferisce

subito riscatto grigiorosso, è quarta vittoria in trasferta, è ancora gioia nel recupero a Cittadella, è finalmente la notte di Vazquez. I grigiorossi sbancano il Tombolato 2-1 con Ravanelli e il Mudo nella giornata in cui Stroppa chiede personalità e il primo a dare l’esempio, è proprio lui: il tecnico lodigiano mette nell’undici inaugurale ampie dosi di coraggio prendendosi il rischio di lasciar fuori insieme Sernicola (tra i più in forma), Vazquez (il più discusso), Collocolo (il centrocampista più prolifico). Solo Castagnetti resta titolare in mediana, scortato da Buonaiuto e Pickel, con Ghiglione sul lato di destra. Scelte che stupiscono ma non spiazzano Gorini, abile a subire senza capitolare in avvio. L’inizio grigiorosso è promettente: Zanimacchia rientra spesso da sinistra e al quarto d’ora ha già sporcato tre volte il blocco note senza però superare Kastrati. Il Cittadella alza i giri intorno alla mezz’ora complice un calo timoroso della Cremo: l’occasione veneta migliore è di Vita, che incorna centrale un cross di Giraudo da sinistra. È la corsia di destra davanti a Stroppa a concedere troppi errori tecnici: Ghiglione in copertura e Pickel in costruzione non sembrano complementari, anzi…

Prima dell’intervallo una sgasata di Okereke con bordata da fuori sfuma alta, una girata di Coda viene deviata in corner: 0-0 all’intermedio, Stroppa inizia a scomodare la panchina. E che panchina: nell’ordine entrano Vazquez, Sernicola, Collocolo, Tsadjout e infine Quagliata. Ognuno di loro, nel recupero, confezionerà il colpaccio. Prima, però, c’è una Cremo imprecisa, che concede troppo a un Citta operaio capace di assestare qualche martellata. Branca al 46’ sibila a fil di palo, Cassano al 65’ fugge a sinistra ma viene contenuto da Sernicola, Bianchetti cementa quindi l’argine su Maistrello. Da un brivido in area Cremo (Antov respinge col braccio appiccicato al corpo) al primo acuto di Vazquez: mancino da lontano al 69’, fuori d’una spanna. È un avviso ai naviganti. El Mudo è rabbioso, a differenza di Buonaiuto che per certificare la titolarità eccede nelle giocate cestinando occasioni in serie: di sinistro da vicino, in girata su assist di schiena di Pickel, di testa su traversone visionario di Vazquez.

Gara maledetta? Macchè, le streghe aleggiano solo sullo Zini. Lontano da Cremona i grigiorossi hanno (quasi) sempre una buona stella a seguirli. Così, al 78’, Ravanelli infila da rapace stavolta nell’area giusta sugli sviluppi di un corner: 0-1 e il più sembra fatto. Ma a questa Cremo non piace vincere facile. Tanto che per complicarsi la vita ci mette un amen, come nel peggiore dei deja-vu. Il Tombolato pende improvvisamente verso l’area di Sarr, Buonaiuto si perde Vita che resuscita il Citta col destro dell’1-1 all’81’. Il quarto uomo segnala 5’: troppo poco per raggiungere l’extratime di Cavion di sei anni fa, abbastanza per vincerla ancora. Al 93’ il giro palla coinvolge tutti i subentrati, dal sinistro di Quagliata esce un cross telecomandato per Vazquez che di testa segna il primo gol personale in campionato prima di farsi sommergere dai compagni. Al triplice fischio tutti addosso al Diez, rivestito d’abbracci e incoronato Mvp: il re è Mudo.

Simone Arrighi – inviato a Cittadella 

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