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Ucraina, Russia giustizia soldati che non eseguono ordini: il retroscena

(Adnkronos) –
L’esercito russo sta giustiziando quei soldati che si rifiutano di eseguire gli ordini relativi alla guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il ​​portavoce della Casa Bianca John Kirby, dicendo che gli Stati Uniti hanno informazioni in merito. “Abbiamo informazioni secondo cui l’esercito russo ha effettivamente giustiziato i soldati che si rifiutavano di eseguire gli ordini”, ha detto Kirby in conferenza stampa. “Abbiamo anche informazioni secondo cui i comandanti russi minacciano di giustiziare intere unità se cercano di ritirarsi dal fuoco dell’artiglieria ucraina”, ha aggiunto. 

Le capacità belliche della Russia sono sotto i riflettori dell’Istituto per lo studio della guerra (Tsw). “La Russia non sarà in grado di reclutare personale sufficiente per le sue nuove formazioni”, si legge nell’ultimo rapporto sulla guerra in Ucraina, con il commento al’annuncio del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev: l’ex presidente ha affermato che oltre 1.600 persone stipulano contratti di servizio nell’esercito ogni giorno e che 385.000 si sono arruolate nelle forze armate russe dal 1 gennaio di quest’anno. 

 

Medvedev ha anche annunciato che Mosca intende istituire nuove formazioni militari nel 2024, tra cui 19 brigate, 49 reggimenti e una flottiglia, come parte di una riforma militare su larga scala. Ma per gli analisti dell’Isw, tuttavia, “resta altamente improbabile che la Russia sarà in grado di fornire a queste formazioni il massimo della loro forza di cui necessitano”. 

L’Isw ha inoltre osservato che il governo russo continua a offrire nuovi benefici sociali ai militari nel tentativo di incentivare la partecipazione alla guerra contro l’Ucraina. Aumentando gli incentivi, la Russia spera di evitare un altro disastroso ciclo di mobilitazione forzata in vista delle elezioni presidenziali del marzo 2024 . 

Intanto, malgrado le smentite di Mosca, “è praticamente certo che munizioni nordcoreane siano arrivate nei depositi di munizioni nella Russia occidentale”, che sostengono “le operazioni militari russe in Ucraina”, scrive l’intelligence militare britannica nel suo bollettino giornaliero, sottolineando che, se la Corea del Nord manterrà l’attuale ritmo di invii, “oltre mille container nelle ultime settimane”, Pyongyang diventerà “uno dei più significativi fornitori stranieri di armi, assieme a Iran e Bielorussia”. 

“Al momento non è chiaro cosa la Russia offra in cambio alla Corea del Nord. E’ improbabile che l’intero pacchetto sia stato finalizzato, è stato molto probabilmente uno dei principali argomenti di discussioni durante le recenti visite russe di alto livello in Corea del Nord. Probabilmente ci sarà un mix di compensazioni finanziarie, sostegno economico, la fornitura di tecnologia militare e la cooperazione in altre aree tecnologiche come lo spazio”, conclude il bollettino dopo che sia il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu che quello degli Esteri Sergei Lavrov sono stati in Corea del Nord. Senza dimenticare la visita del leader nordcoreano Kim Jong Un in Russia a settembre. 

 

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