Cronaca

A Ghedi esercitazione per testare
risposta nucleare dei Paesi Nato

A pochi chilometri dal Cremonese, a Ghedi, è in corso l’esercitazione militare nucleare annuale della Nato, denominata “Steadfast Noon” (mezzogiorno costante), che proseguirà fino a giovedì 26 ottobre. Una consuetudine che tuttavia, in tempi di guerra come questi, non ha lasciato indifferente l’opinione pubblica, anche perché in molti pensano che l’evento sia un test per misurare la prontezza della risposta nucleare da parte dell’Alleanza Atlantica..

All’esercitazione partecipano 13 paesi alleati e un mix di jet convenzionali, aerei da sorveglianza e da rifornimento. In particolare, nell’esercitazioni verranno utilizzati aerei da combattimento in grado di trasportare testate nucleari, bombardieri B-52 statunitensi che decolleranno dagli Stati Uniti. Ovviamente, però, non saranno utilizzate bombe, anche se ad essere coinvolte sono proprio le basei in cui c’è il sospetto siano custoditi ordigni atomici, come appunto l’Aerobase di Ghedi.

Fino al 23 ottobre, i voli dell’esercitazione si svolgeranno nella fascia oraria dalle 11 alle 16, il 24 ottobre dalle 12 alle 17 e il 26 ottobre dalle 10 alle 15. Per l’Italia parteciperanno aerei delle principali basi dell’Aeronautica militare: i Tornado del 6° Stormo di Ghedi, gli F-35 del 32° Stormo di Amendola, gli Eurofighter del 36° Stormo di Gioia del Colle e del 37° Stormo Caccia di Trapani Birgi.

Sicuramente, questa mobilitazione non piace ai pacifisti, che in questi giorni si stanno radunando per manifestare proprio contro le guerre. Per questo nella giornata di sabato circa 2mila persone provenienti da tutta la Lombardia, ma anche dal Veneto e dall’Emilia hanno raggiunto in corteo l’ingresso di Castenedolo della Base militare.

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