Cronaca

Accensione degli impianti
termici rinviata al 22 ottobre

Pubblicata oggi l’ordinanza sindacale che riduce il periodo di esercizio, degli orari di funzionamento e delle temperature di esercizio degli impianti termici ad uso riscaldamento sul territorio del Comune di Cremona, definendo i nuovi termini dal 22 ottobre 2023 all’8 aprile 2024 (anziché 15 ottobre – 15 aprile). Viene inoltre fissata la riduzione del periodo di funzionamento per un massimo di 13 ore giornaliere, compresa tra le ore 5 e le ore 23 di ciascun giorno, e la riduzione di 1°C della temperatura ossia 19°C + 2°C di tolleranza per tutti gli edifici, ad esclusione di quelli adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, il cui limite rimane invariato a 18°C + 2°C di tolleranza. Il provvedimento riguarda gli edifici pubblici (ad eccezione di strutture sanitarie, asili nido e scuole materne e residenze per anziani), le abitazioni private e le imprese.

Al di fuori del periodo di accensione consentito e senza alcuna ulteriore disposizione, gli impianti termici possono essere attivati dal responsabile solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio e, comunque, per una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria (7 ore).

La decisione è stata presa considerato il perdurare di condizioni climatiche favorevoli e tenuto conto che le temperature registrate a Cremona sono al di sopra della media stagionale. In questo modo si persegue anche l’obiettivo di ridurre i consumi considerata la crisi energetica, nonché la crisi climatica e la tutela dell’aria.

Come indicato nell’ordinanza, il Comune di Cremona è sensibile ai temi della sostenibilità ambientale, della tutela ambientale e della qualità dell’aria ed ha promosso azioni volte alla riduzione delle emissioni in atmosfera, inoltre il Comune di Cremona ha aderito formalmente all’iniziativa Patto dei Sindaci dell’Unione Europea il 24 novembre 2010 con l’obiettivo di ridurre entro il 2020 di oltre il 20% le emissioni di CO2. Sulla scorta delle analisi e attività prodromiche svolte nel 2022, che costituiscono la base conoscitiva del Piano, sarà possibile porre in essere tutte le azioni volte all’aggiornamento del documento di Piano con l’obiettivo di programmare e realizzare interventi specifici sulle tematiche energetiche e ambientali a favore della collettività e del territorio.

L’ordinamento nazionale ed europeo in materia di impianti termici e di utilizzo di gas sono volti alla massima riduzione possibile dei consumi di gas naturale e della relativa domanda, e che un’ulteriore riduzione del periodo di esercizio degli impianti termici è pienamente conforme alla ratio delle norme e del sistema.

Una adeguata riduzione del periodo di esercizio, la diminuzione delle temperature e degli orari di esercizio per tutti gli impianti termici contribuiscono inoltre al contenimento delle emissioni inquinanti di cui all’Accordo del Bacino Padano, tenuto conto che gli impianti termici a uso civile rappresentano un’importante, anche se non la principale, fonte di emissioni di inquinanti atmosferici locali, oltre a rappresentare un risparmio economico per i cittadini.

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