Inchiesta fondi: 2 patteggiamenti,
un rinvio a giudizio e 5 condanne
Due patteggiamenti, un rinvio a giudizio e cinque condanne. Così si è concluso il procedimento davanti al gup relativo alla distrazione di fondi ai danni della Onlus “Uniti per la provincia di Cremona”, l’ente benefico nato il 13 marzo del 2020 per sostenere gli ospedali e le organizzazioni impegnati in prima linea nel pieno della prima ondata della pandemia di Covid.
Otto gli imputati, accusati a vario titolo di aver prelevato soldi da utilizzare per scopi estranei alle finalità benefiche. Sotto la lente della guardia di finanza, l’importo complessivo di oltre 300.000 euro sottratto alla Onlus, arrivata a raccogliere 4 milioni di euro per finanziare iniziative anti-Covid.
L’unico ad aver chiesto il rito ordinario è stato Attilio Mazzetti, di Soresina, un passato da gestore di locali, all’epoca dei fatti agente o venditore della Verisure Italy (difeso dall’avvocato Gianandrea Balzarini). Rinviato a giudizio, sarà il solo ad andare a processo ordinario, già fissato per il prossimo 20 febbraio.
Hanno invece deciso di patteggiare, Cristiano Bozzoli, di Codogno, titolare di un’impresa di vendita di stufe e caldaie, e il romano Massimo Tilli, amministratore di fatto della società “Nineteen H2O”. Bozzoli ha patteggiato un anno, due mesi e venti giorni di reclusione, pena sospesa e non menzione, e una multa di 546 euro. Tilli, invece, undici mesi e dieci giorni, pena sostituita dai lavori di pubblica utilità.
Cinque le condanne con il rito abbreviato: Rodolfo Orsini, milanese, e Biagio Pellizzeri, di Milano, a un anno, sono stati condannati a un anno, sei mesi e 200 euro di multa ciascuno, mentre Anna Tommaseo, cremasca, e Nicoleta Vreme, romena residente a Crema, che dovevano rispondere della sola accusa di riciclaggio, sono state condannate a tre anni e quattro mesi ciascuna.
Nell’inchiesta era finito anche un avvocato: Pierantonio Vailati, ex difensore di Mazzetti. Accusato di induzione a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria, è stato condannato a sei mesi. Per la procura, avrebbe tentato di inquinare le prove. Vailati è assistito dagli avvocati Massimo Nicoli e Massimiliano Corbari, che attendono di leggere la motivazione, (entro 90 giorni il deposito), per poi ricorrere in Appello. “Non c’entro nulla”, ha detto l’avvocato Vailati. “Sono stato accusato di aver tentato di corrompere un testimone, ma non è vero. E infatti poi il testimone ha ritrattato. Io ho solo fatto il mio lavoro”.
Nel procedimento, la Onlus era parte civile attraverso l’avvocato Roberto Guareschi, che aveva chiamato in causa quale responsabile civile le società Verisure Italy srl e Logistic Trading srl. Nei confronti di Orsini e Pellizzeri e della Logistic Trading, il giudice ha disposto un risarcimento in solido di 30.000 euro. Il resto da liquidarsi in un separato giudizio civile. L’altra società, la Verisure Italy, sarà chiamata in causa a febbraio nel processo che si aprirà contro Attilio Mazzetti.
Secondo l’accusa, Mazzetti e Renato Crotti, ex gestore di fatto della Onlus già uscito dal procedimento con un patteggiamento a tre anni e quattro mesi e con un risarcimento di 25.000 euro, sarebbero stati i promotori dell’associazione per delinquere. Dal marzo del 2020 al luglio dello stesso anno Crotti avrebbe disposto i pagamenti tramite bonifici, distraendo le somme dal conto corrente della Onlus, di cui aveva effettiva disponibilità, mentre Mazzetti si sarebbe occupato di reclutare gli altri partecipanti, ne avrebbe gestito i rapporti e avrebbe avuto il compito di emettere fatture false nei confronti della Onlus con il fine di ricevere i pagamenti da “Uniti”, provvedendo a riciclare il denaro attraverso conti esteri, anche simulando con false fatture l’esistenza di controprestazioni. Da parte loro, gli altri imputati, quasi tutti titolari di società, avrebbero emesso fatture false nei confronti della Onlus per ricevere i pagamenti dalla stessa.
Sara Pizzorni