Cronaca

Stomizzati, a Cremona
l'associazione di mutuo aiuto

Al centro Giuseppe De Salvo, presidente ALSI Lombardia

L’associazione Lombarda Stomizzati e Incontinenti (Alsi) ha presentato mercoledì 11 ottobre le proprie attività, con l’obiettivo di far nascere a Cremona una sezione locale di mutuo aiuto tra persone che hanno subito una stomìa a seguito di intervento chirurgico. L’incontro, ospitato presso Fondazione Città di Cremona, è stato patrocinato da Tiziana Cordani, che nel 1991 visse personalmente l’esperienza della stomìa e fu l’artefice della nascita del primo gruppo spontaneo di mutuo aiuto, insieme al chirurgo Bonaglia.

Dopo i saluti di Uliana Garoli, presidente di Fondazione e dell’assessore al Welfare Rosita Viola, ha illustrato le finalità dell’associazione il presidente regionale di Alsi, Giuseppe De Salvo: sono importanti gli ambulatori gestiti dalle autorità sanitarie ma lo è altrettanto il mutuo aiuto tra pazienti, con il supporto di associazioni come Alsi distribuite sul territorio, quali punti di ascolto e informazione pratica, senza dimenticare l’aiuto da punto di vista psicologico che deriva dalla condivisione di esperienze. «Con la quotidianità noi possiamo illuminare il futuro» rispetto alle temute tenebre, ha spiegato De Salvo.

Cesare Capone, infermiere stomaterapista dell’Ambulatorio dell’Asst di Cremona ha parlato delle varie fasi della stomia: dall’intervento chirurgico fino a al periodo post operatorio e a quello domiciliare, che lo staff specialistico accompagna anche in presenza del caregiver per informare su come si gestisce e si pianifica il presidio, con una particolare attenzione all’aspetto psicologico.

La testimonianza di Tiziana Cordani ha permesso di conoscere le conseguenze limitanti di questa condizione clinica: serve una riflessione sulla necessità di una visione del paziente nella sua complessità. Chi si trova a convivervi deve rivedere le proprie abitudini. E poi c’è la difficoltà di chi sta vicino alla persona malata. L’aiuto reciproco tra persone nelle medesime condizioni può però far capire come la qualità della vita possa essere comunque molto alta.

La dottoressa Patrizia Galli, responsabile Area Chirurgica DAPSS e dell’ambulatorio dedicato presso l’Asst ha descritto la stomia come un tema rilevante non solo dal punto di vista sanitario, sono 65.000 gli interessati in Italia con una crescita del 4% ogni anno e coinvolge anche i giovani. Quattro gli infermieri dedicati all’ospedale di Cremona, con un ambulatorio anche all’Oglio Po. Qui si può trovare assistenza medica e presidi tecnologici aggiornati, oltre a supporto psicologico.

L’obiettivo, dunque, è quello di mettere insieme un gruppo di volontari che, opportunamente formati, possano stare accanto a pazienti neostomizzati o che stanno per affrontare questa situazione clinica, spesso tenuta nascosta per una sorta di pudore. La vita può invece essere vissuta come prima dell’intervento e anzi la stomia può rappresentare il ritorno a una qualità di vita ottimale, come mostrano le fotografie in esposizione presso la Fondazione Città di Cremona che mostrano immagini di persone con stomia che riescono a praticare sport oltre che a svolgere le normali attività quotidiane.

 

PER INFORMAZIONI E ADESIONI:

Per informazioni sull’ambulatorio stomizzati, consultare il sito dell’Asst di Cremona: https://www.asst-cremona.it/chirurgia-generale-cremona

Per informazioni su ALSI Lombardia: Visitare la pagina web dell’associazione A.L.S.I. Lombardia (alsilombardia.it). A.L.S.I. – Associazione Lombarda Stomizzati e Incontinenti ETS-O.d.V. c/o I.R.C.C.S. – Istituto Nazionale dei Tumori – Via G. Venezian, 1 – 20133 Milano

Tel. 02.70605131 – Fax. 02.23902508

E-mail: alsi.lombardia@virgilio.it

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