Cronaca

Carcere di Cremona: 545 detenuti
contro i 390 regolamentari

La delegazione del Sappe oggi in visita al carcere di Cà del Ferro

Assemblea sindacale questa mattina nel carcere di Cremona, organizzata dal Sappe, sindacato autonomo di Polizia penitenziaria, alla presenza del segretario generale Donato Capece accompagnato dal segretario nazionale Franco Di Dio e del regionale Alfonso Greco nonché dei quadri sindacali lombardi, tra i quali i dirigenti di Cremona Antonio Loffredo e Fabio Chiarelli.

“Il carcere di Cremona – deuncia Capece –  ha poco più di 390 posti letto regolamentari ed ospita invece molti più detenuti: 545 erano questa mattina mentre il personale operativo è di 167 unità, 108 dei quali in servizio nelle sezioni detentive. Molti sono i condannati presenti, 480. Tanti anche gli stranieri ristretti, circa il 70%, che però non possono fruire di misure alternative per l’assenza di riferimenti sul territorio, senza fissa dimora: ed è assurdo che nel nuovo Padiglione del carcere non solo piova dentro ma si sia reso necessario mettere la “quarta branda” per il sovraffollamento.

“Ebbene, questo carcere, per la grave carenza di organico, meriterebbe la giusta attenzione da parte dei vertici dell’Amministrazione penitenziaria: è assurdo che il carcere di Cremona non abbia un Comandante di Reparto proveniente dal ruolo dei Dirigenti del Corpo”.

“Per fortuna, gli uomini della Polizia Penitenziaria che vi fanno servizio sopperiscono alle deficienze operative con grande professionalità ed abnegazione, si tratta di personale davvero d’eccellenza”. aggiunge il sindacalista. “Un apprezzamento va fatto al Direttore, che ha voluto accompagnarmi nella visita e a tutto il personale in servizio, Agenti in primis, molto attenti e sensibili alle esigenze della sicurezza e del trattamento rieducativo dei detenuti”.

Capece torna a chiedere pubblicamente “che chi di dovere tenga in considerazione le criticità dei penitenziari lombardi, in cui sono detenute circa 8.600 persone; carceri che evidentemente non sono più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno della Regione”.

“Anche Cremona, conclude il leader del SAPPE, “regge solamente grazie ai poliziotti in servizio, che sono pure significativamente sotto organico, che fanno fronte alle inadempienze ed alle gravi colpe dell’Amministrazione Penitenziaria regionale”.

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