Cultura

Povertà e disuguaglianze,
un convegno in Cattolica

foto Sessa

All’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Cremona, si approfondiranno i temi della povertà e della disuguaglianza con esperti di caratura nazionale e internazionale. L’appuntamento è per venerdì 6 e sabato 7 ottobre, quando il Dises (Dipartimento di scienze economiche e sociali) e l’Aissec (Associazione italiana studi economici comparati) daranno vita al workshop “Poverty and Inequality: Empirical Evidence, Policies, and Measurement Issues”.

«L’obiettivo – dice Chiara Mussida, docente di Politica economica dell’Università, organizzatrice dell’evento insieme a Dario Sciulli, presidente dell’Aissec e docente di Politica economica dell’Università G. D’annunzio di Chieti-Pescara – è di discutere le evidenze empiriche riguardanti la povertà, le politiche adottate dai Paesi per contrastarla, nonché inquadrare gli aspetti legati alla misurazione, ovvero gli indicatori utili per misurare i fenomeni di povertà e disuguaglianza».
Fra i tanti esperti presenti alla due giorni, interverranno al campus di Cremona anche due ospiti d’eccezione.

Una è Anne-Catherine Guio del Luxembourg Institute of Socio-Economic Research (Liser), che venerdì 6 ottobre alle 16 parlerà della misurazione della povertà, in quanto Guio ha fatto parte del gruppo che ha seguito la revisione degli indicatori di deprivazione materiale in Europa. L’altro ospite è Andrea Brandolini, della Banca d’Italia, che sabato 7 ottobre alle 10.45 intratterrà i presenti con un talk sui dati della povertà e della disuguaglianza.

Diverse sono le sessioni che si svolgeranno nei due giorni. Venerdì 6 ne sono previste due; la prima riguarderà la “Multidimensional poverty” (dalle 13.45 alle 15.45) e “Poverty and inequality: short – and long – run issues” (dalle 17 alle 19). Sabato 7 si terrà la sessione “Poverty and wellbeing” (dalle 8.30 alle 10.30) e “Income distribution: A macroeconomic perspective” (dalle 11.45 alle 13.15).

«Le sessioni – spiega Mussida – approfondiranno la povertà delineandone i contorni da differenti prospettive, quella ad esempio legata alla composizione familiare o alla deprivazione materiale, si cercherà di valutare inoltre le politiche adottate per contrastarla, ad esempio con riferimento all’Italia si parlerà dell’efficacia del Reddito di cittadinanza. Si discuterà poi delle evidenze macroeconomiche della povertà e la si inquadrerà in rapporto ad altri fenomeni, quali ad esempio il benessere, il lavoro temporaneo o il mondo giovanile». In tal senso si parlerà anche dei neet, la quota di giovani tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione.

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